Mimmo Consales sarà interrogato una seconda volta: le sue dichiarazioni evidentemente non sono state ritenute complete. Dopo l’interrogatorio reso una decina di giorni fa davanti ai magistrati inquirenti, l’ex sindaco comparirà nuovamente a palazzo di giustizia, accompagnato dal suo legale di fiducia, Massimo Manfreda. Consales si trova agli arresti domiciliari dal 6 febbraio scorso, con l’accusa di aver incassato una tangente di 30mila euro dal titolare della Nubile, Luca Screti.
E’ chiaro che, dopo le confessioni dello stesso Screti e del suo braccio destro Massimo Vergara, la strategia della difesa di Consales va nella direzione di abbreviare i tempi e possibilmente limitare i danni.
Ma è altrettanto possibile che gli inquirenti, incassate le dichiarazioni dei due principali coimputati dell’ex sindaco, e supportati da un materiale investigativo che era già molto solido al momento dell’arresto, vogliano capire se la tangente sia stata episodica o se invece esistono altre vicende e altri beneficiari.
Di certo le dichiarazioni rese da Consales nell’interrogatorio di dieci giorni fa non collimano con quelle dei suoi coindagati. Ed è per questo che l’ex sindaco lascerà gli arresti domiciliari e affronterà un altro tour de force a Palazzo di Città. Per il momento il suo legale non avrebbe avanzato alcuna richiesta di scarcerazione.