La recente infatuazione di Silvio Berlusconi per gli animali domestici è ormai cosa nota. Abbandonato dalle colombe Alfano e Cicchitto, ma ancora circondato da falchi e pitonesse, l’ex premier sta affrontando i giorni più duri della sua esistenza consolato dall’affetto di Dudù, candida palla di pelo dalla quale non si separa mai. La prossima settimana scatteranno per lui i servizi sociali, preferiti agli arresti domiciliari dopo la condanna a 4 anni (3 condonati) per frode fiscale. Non ha ancora deciso dove li sconterà. E le proposte fioccano. Tra queste spicca quella dell’Aidaa, associazione per la difesa degli animali copresieduta dalla brindisina Antonella Brunetti, che coglie l’occasione e propone: “I servizi sociali li sconti nella nostra associazione, i Micetti di Brindisi”.
Una provocazione? “No assolutamente, ci contiamo e ci speriamo seriamente” dice Antonella Brunetti. “In questi giorni di proposte gliene sono arrivate tante, però la nostra è tra le poche prese in considerazione. Per noi sarebbe importante, anche perché siamo in attesa della messa a disposizione di una vera struttura, di cui oggi siamo carenti, e la sua sola presenza potrebbe imprimere una svolta, dare le attenzioni di cui abbiamo bisogno in questo momento”.
In effetti, ad oggi, l’associazione Micetti di Brindisi una vera e propria struttura non ce l’ha. “Abbiamo perso un appartamento autofinanziandoci – fa sapere Brunetti – Ma senza un vero centro di accoglienza non possiamo fare molto. Eppure ve ne è bisogno. Ne ha bisogno la società, perché i gatti liberi possono anche causare infestazioni di parassiti, e solo prendendosene cura, sterilizzandoli, si può prevenire questo pericolo. Proprio ieri ho incontrato il direttore generale dell’Asl Paola Ciannamea che si è dimostrata molto disponibile con la quale abbiamo siglato un’intesa. Ora attendiamo che anche il Comune faccia la sua parte visto che dovrebbe essere proprio il Comune a occuparsi dei gatti randagi. Noi lo facciamo con amore e passione, ma abbiamo bisogno di un aiuto”.
E Silvio Berlusconi una mano potrebbe darla. “Ce lo auguriamo”. Nelle strutture già presenti in Italia sono tanti i pregiudicati che vi scontano i servizi sociali prestando la propria opera: dal recupero dei felini in difficoltà, passando per la degenza, per la sterilizzazione, fino all’adozione. Tutte mansioni che il Cavaliere potrebbe svolgere qui a Brindisi. Con Dudù ha già dimostrato di saperci fare. La nuova frontiera ora è quella dei gatti. Chissà che non prenda la proposta in seria considerazione.