Un quintale di cozze nere pescate nel canale d’aspirazione dell’Eni sequestrate dalla Capitaneria

Nella tarda mattinata personale della Capitaneria di Porto di Brindisi, sotto il comando del Capitano di Vascello Salvatore Minervino, ha sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di cozze nere pescate abusivamente da un pescatore sportivo nelle acque del porto all’interno del canale di aspirazione dell’acqua di mare della Soc. ENI-Versalis in località Capo Bianco nella zona industriale. L’intervento è scattato a seguito di segnalazione da parte di una pattuglia del N.O.R.M. dei Carabinieri di Brindisi impegnata in attività istituzionale di controllo del territorio. Sul posto il nucleo di Polizia Marittima e Difesa Costiera della Guardia Costiera brindisina ha rilevato la presenza a bordo di una piccola imbarcazione utilizzata dal pescatore sportivo, diversi sacchi contenenti prodotto ittico della specie mitili in condizioni igieniche inadeguate.

In testata al molo sono stati rinvenuti altri mitili anche questi insacchettati e poggiati sulla scogliera senza alcuna precauzione igienico-sanitaria.
Alla richiesta dei militari, il pescatore ha riferito di averlo raccolto all’interno del canale stesso. Il prodotto ittico sarebbe stato consegnato di lì a poco a improvvisati rivenditori abusivi di strada che li commercializzano in totale assenza di precauzioni igienico-sanitarie e di qualsiasi garanzia per la salute di sprovveduti acquirenti e consumatori. E’ scattato pertanto il sequestro del prodotto, risultato essere in totale circa un quintale e la conseguente pesante sanzione amministrativa per un importo massimo di 3.000 euro. I mitili sequestrati, sottoposti alla verifica del competente Servizio Veterinario dell’A.S.L., sono risultati essere ancora allo stato vitale, tuttavia, la totale mancanza di tracciabilità e l’affermata provenienza da zona non consentita, ha fatto scattare la disposizione del veterinario di sottoporli a distruzione tramite re-immissione in mare aperto.