Ha accusato un malore mentre si trovava nel centro trasfusionale dell’ospedale Antonio Perrino ed è stato trasportato al pronto soccorso dello stesso ospedale (a poche decine di metri di distanza) con un’ambulanza del 118, proveniente dall’ex ospedale “Di Summa”, rione Cappuccini. Nuovo paradosso all’interno della Asl di Brindisi. L’intervento dell’ambulanza dislocata al Di Summa è stato reso necessario dal fatto che quella di stanza al Perrino era già fuori. L’intervento, in tutto, è durato circa 45 minuti, tempo in cui si è sottratta una squadra di soccorritori e un mezzo al servizio. L’ambulanza, infatti, ha percorrere un paio di chilometri da via Cappuccini in un orario di grande traffico: una volta giunti al Perrino, i paramedici hanno dovuto attendere il proprio turno in coda all’ ascensore che li ha portati nel reparto indicato. Ma non è finita qui. Una volta caricato sulla barella l’uomo, i soccorritori lo hanno accompagnato al pronto soccorso dove c’è stato ancora da aspettare: non c’erano barelle disponibili per liberare quella dell’ambulanza. Il tutto per soccorrere un paziente all’interno di un ospedale di primo livello.