Con l’auto a 110 all’ora sul lungomare travolse e uccise un coetaneo: 19enne condannato a un anno e 5 mesi, pena sospesa

Un anno e cinque mesi di reclusione e sospensione della patente per un anno e dieci mesi: ha patteggiato la pena lo studente di 19 anni che piombò con la sua auto, lanciata (secondo la perizia) a oltre 110 chilometri orari in lungomare Vespucci, sul coetaneo Andrea De Nigris, uccidendolo sul colpo e ferendo gravemente un’altra ragazza che passeggiava con lui.
La difesa del giovane ha raggiunto l’accordo con il pubblico ministero Pierpaolo Montinaro per l’applicazione della pena e il gup Tea Verderosa ha emesso sentenza.
I fatti risalgono alla notte tra il 31 ottobre e il primo novembre 2015. Il giovane guidatore, che aveva anche un tasso alcolemico superiore al consentito,
usufruirà della sospensione condizionale della pena. In un procedimento parallelo, sul piano civile, sarà stabilito il risarcimento alla famiglia del ragazzo ucciso.
La pena inflitta tiene conto dello sconto di un terzo previsto dal rito. L’accusa era di omicidio colposo e lesioni colpose aggravati dalle violazioni del codice della strada e guida in stato di ebbrezza.
Il conducente dell’auto, una Suzuki Splash, viaggiava a oltre il doppio della velocità massima consentita, circostanza confermata da alcuni testimoni che lo videro sfrecciare all’altezza delle paninoteche mobili che si trovano sul lungomare.
Andrea De Nigris, ragazzo e studente modello, tornava a piedi a casa insieme a un’amica e morì senza neanche rendersi conto di quello che stava succedendo, travolto dall’auto che salì sul marciapiedi.