Molestie, ripetute, nei confronti di una ragazzina appena tredicenne, iscritta all’associazione sportiva dilettantistica di cui il presunto «orco» è il presidente: con l’accusa di pedofilia è stato arrestato e posto in carcere un uomo di 48 anni di Oria (Brindisi). Su di lui, a seguito della denuncia dei genitori, hanno indagato i poliziotti della Squadra mobile di Brindisi che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal pm Paola Palumbo e disposta dal gip Tea Verderosa. I fatti si sarebbero verificati lo scorso anno e sarebbero andati avanti per alcuni mesi. La vittima delle molestie avrebbe mantenuto dapprima il segreto con tutti. Per il timore, forse, di non essere creduta. O di ritrovarsi in una terribile situazione molto più grande di lei. A un certo punto, però, ha deciso di rompere il silenzio. Di confidarsi con la persona più cara, con la madre, che non ha esitato a rivolgersi all’autorità giudiziaria.
Su quanto riferito, e quindi su diversi episodi avvenuti nell’arco di alcuni mesi, tutti descritti con dovizia di particolari, a riprova secondo gli investigatori della loro assoluta attendibilità, gli uomini della Squadra Mobile hanno condotto accertamenti. Hanno cercato riscontri e acquisito testimonianze. Per poi consegnare all’autorità giudiziaria un’informativa contenente una serie di dettagli che sono stati ritenuti sufficienti per sostenere l’accusa, per richiedere quindi al giudice l’emissione di un provvedimento restrittivo. All’indagato è contestata anche l’aggravante di aver abusato della propria funzione di educatore, quale presidente dell’associazione sportiva dilettantistica della cittadina del Brindisino, impegnata anche in manifestazioni dedicate alle rievocazioni storiche. A lui infatti la minorenne era affidata per ragione di cura, educazione o istruzione. L’uomo sarà interrogato domani mattina dal giudice per le indagini preliminari: potrà fornire la propria versione dei fatti, se lo riterrà, o avvalersi della facoltà di non rispondere.