Addio a Vito Di Tano, straordinario campione in bici e nella vita

Lutto nel mondo dello sport mondiale per la morte di Vito Di Tano, 70 anni, nato a Mononopoli ma da sempre residente a Pezze di Greco, frazione di Fasano. Da 18 anni aveva dovuto fare i conti con la sclerodermia, una malattia autoimmune con la quale aveva imparato a convivere, ma ora stava lottando contro un tumore maligno al polmone, che gli era stato diagnosticato il 28 agosto scorso.
I funerali si svolgeranno giovedì mattina alle 10 presso la chiesa parrocchiale di Santa Maria del Carmine, a Pezze di Greco.
Di Tanto è stato ciclocrossista e ciclista su strada italiano. Tra i dilettanti è stato Campione del mondo di ciclocross nel 1979 e nel 1986, oltre ad aver vinto sei titoli italiani.
Di Tano iniziò a gareggiare nel ciclocross sin da ragazzo, con la partecipazione nel 1969 ai Giochi della Gioventù con la Libertas Fasano[1]. Dopo qualche anno tra Puglia e Toscana, un infortunio gli impedisce il passaggio tra i professionisti e nel 1978 passa al Gruppo Sportivo Guerciotti, di cui diventa atleta di punta, rimanendovi fino al termine della carriera.
Nello stesso anno partecipa per la prima volta ai mondiali dilettanti, terminando al quinto posto ad Amorebieta, in Spagna, Il successo iridato arriva l’anno successivo a Saccolongo, in provincia di Padova. Nel 1980 vince il primo dei suoi sei titoli nazionali (1980, 1982, 1983, 1984, 1986, 1987), cui si aggiungono i piazzamenti tra i primi dieci in altre quattro prove iridate e un secondo titolo mondiale ottenuto a Lembeek nel 1986.
All’attività nel ciclocross, Di Tano affiancò anche quella su pista, benché solo a livello regionale – fu campione pugliese individuale a punti e a squadre nel 1977 – e su strada, in cui fu nazionale dilettanti nel 1974, anno in cui partecipò al Giro di Jugoslavia terminando al terzo posto nella classifica finale; fu anche vincitore a Legnago (VR) nel 1975, nel 1976 vinse la 10ª tappa al Giro del Messico, e fu poi vincitore per 4 volte della Coppa San Rocco a Locorotondo (BA) e nel 1986 della Coppa Messapica.