Amore & rapine: i due ventenni arrestati sono sospettati di altri colpi

di GIANMARCO DI NAPOLI per il7 Magazine

Forse sono due rapinatori seriali. Di certo autori di almeno un colpo (dopo il quale sono stati arrestati) ma come minimo di un secondo, per il quale risultano indagati. Con una tecnica particolare e sempre identica: un’auto presa a noleggio, parcheggiata a distanza di sicurezza per non dare nell’occhio. Lui che si veste “a cipolla” e che strada facendo si libera del primo strato di indumenti, lei che si occupa di infilare nella borsetta il denaro e la pistola usata per la rapina. Giovanissimi e incensurati.
Cosimo Agostino Spagnolo, 22 anni, brindisino, e Laeticia Coluccia, 23 anni, mesagnese di origini francesi, sembrerebbero rappresentare la versione 3.0 dei rapinatori. Freddi e determinati al punto tale da riuscire a compiere un colpo alle otto di sera in una tabaccheria di piazza Vittoria, nel centro di Brindisi. Il loro arresto, avvenuto pochi minuti dopo il colpo, non è stato casuale, ma il frutto di un paziente lavoro investigativo condotto dai poliziotti del Commissariato di Mesagne e della Squadra mobile di Brindisi.
Tutto inizia il pomeriggio del 14 settembre quando un rapinatore solitario fa incursione nel supermercato Eurospin di via Torre Santa Susanna, alla periferia di Mesagne. Il cliché è quello solito: passamontagna, pistola, soldi prelevati dalla cassa e fuga a piedi. Nessuno lo ferma e pensa di averla fatta franca, anche perché in quella zona ai confini con la campagna è convinto che non ci siano telecamere che possano riprenderlo. Niente di più sbagliato.

Gli investigatori del commissariato di Mesagne, con un lavoro paziente e meticoloso, acquisiscono le registrazioni di tutte le videocamere di sorveglianza poste nella zona all’ingresso di esercizi commerciali e abitazioni private. Decine e decine di cd che vengono acquisiti, visionati e i cui fotogrammi sono poi assemblati per la ricomposizione di un puzzle all’inizio complicatissimo ma che poi man mano diventa sempre più chiaro.
Dalle immagini si vede il rapinatore che lungo la strada si libera degli indumenti utilizzati per la rapina buttandoli ognuno in un terreno diverso delle campagne che costeggiano la strada. Si toglie anche il passamontagna e in quel momento preciso viene inquadrato in volto. In un altro punto butta via la pistola.

Successivamente torna in zona a bordo di una Fiat Punto presa a noleggio a Brindisi, questa volta in compagnia della ragazza. Superato il rischio di essere intercettati dalla polizia, dopo che i sopralluoghi effettuati subito dopo la rapina al supermercato è il momento di recuperare la pistola: non la trovano subito, ma alla fine la riprendono e la portano via. Servirà ancora.
Nei giorni successivi gli investigatori del commissariato di Mesagne non impiegano molto a identificare il giovane: sarebbe Cosimo Agostino Spagnolo, classe 2000, brindisino che risulta residente a Martina Franca in casa della madre. Anche la ragazza viene presto identificata: lei invece vive a Mesagne, nei pressi della villa comunale. Nessuno dei due ha precedenti. Praticamente due sconosciuti per le forze dell’ordine.
In attesa che l’inchiesta sulla rapina venga completata seguendo il previsto iter, i due vengono tenuti sotto controllo nella convinzione che possano essere rapinatori seriali. Il 12 settembre, una rapina simile era stata compiuta all’Eurospin di Brindisi e successivamente due rapine compiute e una tentata erano avvenute in tabaccherie del capoluogo. Per nessuna di queste al momento ci sono elementi certi, ma si sospetta che in alcune possa aver agito la stessa coppia.

Il 27 settembre, secondo quanto riportato poi nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Vilma Gilli nei confronti dei due giovani, mentre personale del commissariato di Mesagne monitorava nei pressi della villa i due, sospettando che potessero rendersi protagonisti di nuove azioni criminose, sono stati notati mentre lasciavano l’abitazione della donna e salivano su un’auto, una Fiat Grande Punto, ancora una volta presa a noleggio, questa volta presso un’agenzia di Mesagne. Erano circa le 18.
I due sono stati seguiti con un’auto civetta sino a Brindisi dove sono giunti in piazza Santa Teresa e hanno parcheggiato la vettura. Quindi sono scesi e si sono addentrati nel centro cittadino, facendo perdere le tracce.
Poco dopo gli agenti in zona hanno appreso che era stata consumata una rapina a mano armata in una tabaccheria di piazza Vittoria: un uomo, con in testa un passamontagna, e indossando una felpa e un paio di pantaloni scuri, impugnando una pistola, aveva minacciato la titolare della tabaccheria e un cliente dicendo “state calmi che non vi succede niente”. Aveva gettato alla donna una busta di plastica nella quale aveva consegnato tutto l’incasso della serata, circa mille euro.

I poliziotti hanno intuito che la rapina poteva essere stata compiuta dalla stessa coppia che avevano seguito da Mesagne ed effettivamente pochi minuti dopo Spagnolo e Coluccia sono tornati all’auto, risalendo le scale di piazza Santa Teresa. Spagnolo si era disfatto strada facendo della felpa e dei pantaloni scuri. Ora indossava una t-shirt gialla e calzoni bianchi. La compagna, nella borsetta, aveva la pistola utilizzata per la rapina e i mille euro del bottino. L’arma era una perfetta riproduzione della Beretta 92 FS, ovviamente priva di tasto rosso. Tanto perfetta che è stato necessario farla esaminare a un artificiere per accertare che non potesse sparare pallottole.
In quel momento Spagnolo ha ammesso di essere l’autore della rapina e ha tentato di scagionare la compagna. Ma il fatto che lei avesse l’arma nella sua borsetta, pur non essendo entrata nella tabaccheria, ma restando nei paraggi, l’ha resa complice a tutti gli effetti.
Successivamente nel suo smartphone sono state trovate due fotografie in cui la Coluccia è distesa sul letto impugnando la stessa pistola sequestrata, accanto a Spagnolo. E due foto simili sono state scaricate anche dal telefonino del ragazzo.

Interrogati in carcere dopo l’arresto, entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Spagnolo, che ha indubbiamente una posizione penalmente più rilevante, resta in carcere mentre alla ragazza sono stati concessi gli arresti domiciliari.
La vicenda, però, potrebbe non concludersi qui ma essere solo agli inizi. Nell’ordinanza infatti il gip Gilli fa riferimento a una attitudine dei due a delinquere confermata dal fatto che a loro carico pende un procedimento per la rapina compiuta all’Eurospin di Mesagne con identiche modalità: noleggio dell’auto, uso di pistola, travisamento, che “rendono evidente il pericolo di reiterazione del reato, dimostrando che gli indagati sono dediti alla commissione di gravi reati per finalità di profitto”.

Non solo. La polizia sta confrontando le immagini registriate dalle telecamere di sorveglianza durante la rapina all’Eurospin del Brin Park e le tre rapine (due riuscite e una sfumata) compiute ai danni delle tabaccherie del capoluogo nelle ultime settimane. Non è improbabile che la posizione della giovanissim coppia possa ulteriormente complicarsi.