Appalti al carcere di Taranto: misura interdittiva per l’ex direttrice

Nell’ambito di una inchiesta su alcuni appalti concessi tra il 2020 e il 2022 al carcere di Taranto, avviata dal PM della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce Milto Stefano De Nozza, i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria jonico hanno eseguito oggi, 9 settembre, tre arresti e cinque misure interdittive, una delle quali riguarda l’ex direttrice dell’istituto, Stefania Baldassari, attualmente vice provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria. Sono dieci, complessivamente, le persone indagate, che rispondono a vario titolo di false attestazioni, falso ideologico, truffa, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e corruzione. Un’altra delle misure interdittive è stata notificata al dirigente del Comune di Taranto Carmine Pisano.
La Giudice per le indagini preliminari Gianna Martino ha emesso il provvedimento su richiesta dei sostituti procuratori della Repubblica di Taranto Antonio Natale e Vittoria Petronella: secondo quanto accertato dalle indagini, l’ex direttrice avrebbe in più occasioni attestato falsamente la sua presenza nel carcere, aggirando il sistema di rilevamento delle presenze. Inoltre, Baldassari avrebbe procurato un ingiusto vantaggio a una cooperativa per la gestione di un laboratorio di pasticceria nel penitenziario.
Nei confronti della direttrice è stato archiviato qualche mese fa un procedimento penale per scambio elettorale politico-mafioso.
Marina Poci
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