Arresti domiciliari per il ventenne accusato di tentato omicidio ai danni del mesagnese

Arresti domiciliari per il ventenne brindisino incensurato che, nella notte del 21 gennaio ha aggredito il mesagnese Marco M. all’interno di un locale nella zona del Teatro Verdi di Brindisi: è questa la decisione adottata dal Giudice per le Indagini Preliminari Vittorio Testi nel corso dell’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi, 24 gennaio, in accoglimento della richiesta avanzata dall’avvocato difensore Roberto Cavalera, alla quale il Sostituto Procuratore Pierpaolo Montinaro non si è opposto.
Il giovanissimo presunto aggressore dovrebbe quindi lasciare la casa circondariale di Brindisi, dove si è svolta l’udienza di convalida, già nel pomeriggio di oggi.
Per oltre un’ora ha risposto alle domande del GIP e del PM, spiegando che la sua sarebbe stata una reazione istintiva a un’aggressione immotivata, o forse provocata dall’alcol: il ragazzo ha raccontato che, dopo essere stato invitato dal mesagnese, insieme ad altri amici, a bere un cicchetto, questi, in evidente stato di ebrezza, lo avrebbe preso al collo. Per questa ragione, dopo aver cercato di allontanarlo a parole, il brindisino lo avrebbe colpito con un pugno. A quel punto il trentenne è caduto, forse sbattendo la testa.
Il giovane ha recisamente negato la circostanza dell’accanimento sulla vittima, con calci e pugni alla testa, una volta che questa era già per terra e incapace di difendersi. Decisive saranno in questo senso le immagini delle telecamere a circuito chiuso del locale e le testimonianze, compresa, quando sarà in grado di fornirla, quella del mesagnese, le cui condizioni continuano a migliorare. L’accertamento dell’esatta dinamica dei fatti farà la differenza tra un’imputazione per lesioni personali e quella, attualmente ancora in piedi, di tentato omicidio.
Senza Colonne è su Whatsapp. E’ sufficiente cliccare qui  per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Ed è anche su Telegram: per iscriverti al nostro canale clicca qui