Asl di Lecce: “L’area esterna dell’ospedale non adatta alla presenza dei gatti”

«E noto che gli ospedali sono strutture sanitarie per la diagnosi e la cura delle malattie acute o di lunga durata. Sono, quindi, strutture in cui vi è un’alta percentuale di pazienti fragili, spesso immunocompromessi o immunodepressi, pazienti anziani, pazienti in età pediatrica, pazienti affetti da malattie neoplastiche, ecc.. Queste strutture non possono essere considerate luoghi adatti alla costituzione di colonie feline né alla presenza di animali domestici vaganti anche per la difficoltà di assicurare un controllo sanitario completo e periodico di questi animali». È quanto precisa la Asl di Lecce in merito alla presenza di insediamenti felini, a quanto pare numerosi, nell’area esterna dell’Ospedale Vito Fazzi de capoluogo salentino.
Nei giorni scorsi il direttore medico di presidio ha emanato una circolare con la quale invita a non portare da mangiare ai gatti, a partire dal personale di servizio, suscitando la protesta delle associazioni animaliste. Foto di gatti su alcune scale interne del nosocomio e addiritttura sui controsoffitti in cartongesso sono state diffuse nei mesi scorsi sui social. «La collocazione di una colonia felina nei pressi della struttura ospedaliera – continua la Asl – comporterebbe poi certamente la presenza di animali anche all’interno dello stesso ospedale. Numerosi sono gli agenti patogeni che potrebbero essere trasmessi dai gatti vaganti a persone in condizioni di estrema fragilità, come molti dei ricoverati in un ospedale o che ad esso accedono per prestazioni diagnostiche e/o assistenziali.
Lo stesso personale dell’Ospedale che dovesse trovarsi, per personale inclinazione, ad accudire questi animali – spiega la Asl – potrebbe fungere da vettore inconsapevole di patogeni all’interno dei reparti ospedalieri. Inoltre non pochi potrebbero essere i problemi igienico sanitari correlati alla gestione delle lettiere e dei residui di cibo.Per un elementare principio di precauzione – conclude la Asl – dovrebbero pertanto essere trovate soluzioni per una loro ricollocazione o in aree distanti dalla struttura ospedaliera o presso privati che potrebbero adottarli. Il Servizio Veterinario di Sanità Animale della Asl potrà garantire, in ogni caso e in accordo con i volontari e l’Ufficio Ambiente del Comune di Lecce, l’identificazione e la sterilizzazione di tutti gli animali presenti nell’area». (Pas/Adnkronos)