Si trova già in carcere, con l’accusa di aver recapitato all’interno della struttura penitenziaria droga (hashish e cocaina), miniphone e schede telefoniche, il ventinovenne brindisino L.S., arrestato in flagranza il 2 luglio scorso, mentre pilotava un drone fuori dal carcere di Trani. Degli stessi reati, risalenti al 2022, è ora sospettato dalla dda con riferimento al carcere di Quarto, in provincia di Asti, sede di reclusione di diversi camorristi di spicco, nelle cui celle, a seguito di perquisizioni, furono trovati cellulari e schede intestate a migranti pakistani e bengalesi. La Procura di Asti intercettò una telefonata tra il pilota di un drone e un detenuto, nella quale il pilota comunicava le coordinate di atterraggio del mezzo: una cella nel carcere di Asti, per l’appunto. Tracciando il telefono del pilota, i tabulati rivelarono che lo stesso aveva agganciato alcune celle in provincia di Napoli, risalendo al presunto utilizzatore, il brindisino già accusato.