Autopsia sul 13enne morto dopo caduta da sedia a rotelle: oltre alle fratture un edema cerebrale

È stata eseguita nella mattinata di mercoledì 14 febbraio l’autopsia sul corpo del piccolo Angelo, il 13enne di Giurdignano affetto da una grave forma di distrofia muscolare, morto all’ospedale Vito Fazzi di Lecce dopo essere caduto dalla sedia a rotelle all’uscita da scuola.
L’esame è stato disposto del PM Alberto Santacatterina, della Procura della Repubblica di Lecce, nell’ambito del procedimento penale per omicidio colposo scaturito dalla denuncia presentata al posto fisso di Polizia del Fazzi dalla famiglia del ragazzo.
Secondo le prime indiscrezioni, il perito incaricato dal PM, il medico legale Alberto Tortorella, avrebbe riscontrato – oltre ad una serie di fratture, tra cui quelle alle tibie e al bacino – un edema cerebrale (la cui incidenza causale rispetto all’evento morte andrà attentamente vagliata, anche ai fini della valutazione della tempestività dei soccorsi).
L’unico iscritto nel registro degli indagati è al momento l’operatore socio-sanitario residente a Maglie, dipendente di una cooperativa che si occupa di servizi di integrazione scolastica, che aveva il compito di accompagnare a scuola Angelo.
I genitori, nella denuncia, hanno chiesto che si faccia piena luce non soltanto su eventuali condotte colpose nelle modalità di accompagnamento e trasporto del ragazzo all’uscita da scuola, ma anche su eventuali negligenze o imprudenze nelle operazioni di soccorso (in particolar modo, nella mancata chiamata al 118, considerato che Angelo è stato riaccompagnato a casa in macchina da una persona lì presente).
Secondo le prime ricostruzioni, le sue condizioni sarebbero peggiorate dopo un paio d’ore: i genitori, con mezzo proprio, lo hanno portato all’ospedale di Scorrano, i cui sanitari, valutando un progressivo peggioramento, hanno deciso per il trasferimento al Fazzi, dove Angelo è morto cinque giorni dopo il ricovero in Rianimazione.
Intanto, nella giornata di ieri, 15 febbraio, a Giurdignano sono stati celebrati i funerali del ragazzo: vi ha partecipato, commossa, tutta la cittadinanza, dopo che la sindaca Monica Gravante aveva proclamato il lutto cittadino. “È dal tuo banco che abbiamo avuto gli insegnamenti migliori”, hanno scritto i compagni della III A.
Marina Poci
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