Esattamente 14 anni fa, proprio in queste ore, moriva Sarah Scazzi, la quindicenne di Avetrana per il cui omicidio stanno scontando l’ergastolo la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima Serrano, sorella della madre Concetta, mentre Michele Misseri, zio della vittima, è libero da qualche mese, dopo aver scontato 8 anni per soppressione di cadavere.
La giovane, studentessa all’istituto alberghiero, uscì dalla propria abitazione intorno alle 14 del 26 agosto 2010 per recarsi a casa della cugina Sabrina, che l’attendeva, insieme ad un’amica, per andare al mare. Proprio nella villetta di via Grazia Deledda, di proprietà della famiglia Misseri, divenuta nel tempo meta di macabri pellegrinaggi, Sarah fu ammazzata dalla Misseri, con l’aiuto della madre Cosima. Il corpo della giovane fu fatto ritrovare dallo zio Michele, che lo aveva occultato, in un pozzo ubicato in un terreno in contrada Mosca, che lo stesso aveva in comproprietà con i suoi fratelli. Fu proprio Michele Misseri ad accusare la figlia dell’omicidio, salvo poi ritrattare accollandosi egli stesso la responsabilità del delitto. Le versioni successive alla prima, tuttavia, non sono mai state ritenute attendibili. Stando a quanto accertato nei tre gradi di giudizio, Sabrina Misseri avrebbe ucciso la ragazzina perché Sarah, nei giorni precedenti, aveva svelato ad altre persone alcuni particolari intimi sui rapporti tra la cugina maggiore e il ragazzo che frequentava, Ivano Russo. Anche la gelosia di Sabrina nei confronti della giovane Sarah, a cui Russo si rivolgeva con affetto, sarebbe parte del movente.
Ad ottobre andrà in onda su Disney+ la nuova serie originale italiana “Avetrana – Qui non è Hollywood”, con la regia di Pippo Mezzapesa, che racconterà la vicenda in quattro episodi da 60 minuti, ognuno con il punto di vista di uno dei protagonisti della storia: Sarah, Sabrina, Michele e Cosima.
Marina Poci
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