Un avvocato del Foro di Brindisi, Benedetto Romano, 41 anni, di San Vito dei Normanni, è stato arrestato ieri, 24 settembre, nel carcere “Pagliarelli” di Palermo per aver tentato di introdurre all’interno dell’istituto di pena un telefono cellulare: l’arresto è avvenuto in flagranza grazie all’intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria, che hanno bloccato Romano mentre cercava di consegnare il dispositivo mobile a Gianluca Lamendola, 36 anni, anch’egli sanvitese, ritenuto al vertice del clan Lamendola-Cantanna, operativo nella frangia mesagnese della Sacra Corona Unita.
Lamendola, condannato in primo grado a 20 anni di reclusione per associazione mafiosa, è detenuto in regime di massima sicurezza ed è stato trasferito in Sicilia dal carcere di Lanciano per un episodio simile.
Le indagini sul caso sono coordinate dalla PM palermitana Ilaria De Somma. Nei confronti del detenuto è scattata una denuncia in stato di libertà, all’avvocato, sottoposto a rito direttissimo, il giudice ha confermato la misura cautelare.
Romano, assistito dal legale Massimo Manfreda, ha scelto di essere giudicato con il rito abbreviato.
L’udienza è stata fissata per il prossimo 30 settembre.