
La ripartizione Tutela Ambiente, Igiene e Sanità del Comune di Bari negli scorsi giorni ha comunicato che, “in seguito a segnalazioni di presunti episodi di avvelenamento di cani in alcune zone di Bari, la Polizia Locale ha avviato accertamenti”, invitando i possessori di cani “a prestare la massima attenzione” nel percorrere le vie indicate dai cittadini nelle segnalazioni giunte al Comune (via Postiglione, via Maria Cristina di Savoia, via dei Mille, via Amendola, via Pisacane, area cani di Vico Capurso, via Giuseppe Pellegrini) e consigliando per precauzione di utilizzare museruola e guinzaglio, “al fine di evitare il contatto tra il proprio animale ed eventuali sostanze tossiche”.
Le indagini sono state avviate a seguito delle denunce di alcuni residenti, raccolte da associazioni ambientaliste e di tutela degli animali, che hanno segnalato la morte di almeno tre cani, deceduti dopo avere ingerito candeggina versata per strada, probabilmente mescolata ad altre sostanze tossiche e velenose.
L’ultima segnalazione, che ha destato particolare allarme, ha riguardato una cagnolina che si è spenta in via Pellegrini, in cui si trova l’Unione italiana Ciechi e Ipovedenti Puglia, alla cui sede hanno accesso moltissime persone che si spostano esclusivamente grazie ai cani guida.
In seguito a segnalazioni di sospetto avvelenamento, la ripartizione Ambiente procede attivando le verifiche con la Polizia Locale e la ASL di Bari: nel caso di ritrovamento di una possibile esca avvelenata, questa viene inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Putignano per gli accertamenti tossicologici.
Se vengono identificate sostanze tossiche nell’esca (o nel caso in cui venga accertata la presenza di sostanze tossiche a seguito dell’autopsia disposta sui cani oggetto di segnalazione), l’Istituto comunica il referto alla ripartizione Ambiente che procede a emettere un’ordinanza sindacale per attivare ulteriori controlli della Polizia Locale, posizionamento della segnaletica di allerta e avvisi alla cittadinanza.
Nel frattempo, l’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente) ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Bari e anche la Lndc Animal Protection, negli scorsi giorni, aveva manifestato l’intenzione di fare altrettanto.
Marina Poci
Riproduzione riserva