Bari, celebrati i funerali del neonato trovato morto in culla termica

Si sono svolti oggi, 18 gennaio, nella chiesa del cimitero di Bari, i funerali del bimbo di poche settimane trovato morto il 2 gennaio nella culla termica della parrocchia di San Giovanni Battista, al quartiere Poggiofranco.
A celebrare le esequie è stato il vescovo dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto, monsignor Giuseppe Satriano, che al termine della messa ha dichiarato: “È un qualcosa che ci fa molto riflettere, perché una cosa che era pensata per la vita si è rivelata una trappola mortale. Questo non può che rattristare tutti. Il mio pensiero va soprattutto alla mamma che aveva visto in questa culla un momento di opportunità”.
Satriano ha anche precisato di sentire don Antonio Ruccia, il parroco di San Giovanni Battista, indagato per omicidio colposo insieme al tecnico manutentore della culla, Vincenzo Nanocchio, ma di aver chiesto a tutti i coinvolti “di non venire, perché questi momenti non diventino una parata”.
Il vescovo ha infine aggiunto di non aver voluto prendere “l’onore e la presunzione” di dare un nome al bambino, “ma per noi è stato un angelo, che ci ha lasciato un messaggio importante. Molto probabilmente il sindaco metterà questo nome. Questo bimbo senza nome ci ricorda altri bimbi senza nome morti in situazioni drammatiche”.
Il sindaco Vito Leccese ha confermato che il bimbo è in effetti stato chiamato Angelo, in virtù delle parole con cui monsignor Satriano ha concluso l’omelia funebre: “Riposa in pace, piccolo fratello, angelo che hai toccato nel profondo le nostre vite”.
Il primo cittadino ha poi espresso la partecipazione della comunità di Bari alla tragedia rappresentata dalla morte del piccolo, auspicando che questo dramma “susciti in noi maggiore attenzione e cura verso la vita quando è più indifesa, offrendo sostegno concreto a chi vive ai margini”, con l’auspicio che “eventi come questo non rimangano solo segni di dolore, ma anche di riflessione e cambiamento”.
Al termine della funzione, il neonato è stato sepolto, nella sua bara bianca, in un campo del cimitero barese dedicato ai morti in tenera età.
Il luogo è stato immediatamente affollato da gente commossa e addolorata, che ha deposto fiori e palloncini intorno alla sepoltura. Alcune donne hanno recitato una preghiera, invocando giustizia per il piccolo.
Marina Poci