Bari, furto di farmaci dall’ospedale Oncologico: imputati chiedono il patteggiamento

Alcuni hanno già chiesto il patteggiamento con risarcimento del danno, altri chiederanno il rito abbreviato: gli imputati nell’inchiesta per il furto di farmaci e altro materiale sanitario (utilizzati per visite e prestazioni sanitarie “in nero”) all’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, nel corso dell’udienza preliminare hanno preferito optare per riti alternativi ed evitare, così, il dibattimento.
In particolare, il patteggiamento è stata la scelta di tutti coloro che nel corso dell’indagine sono stati sottoposti a misure cautelari: tra di loro figura l’ex primario del reparto di Oncologia Medica Vito Lorusso (che ha già patteggiato una pena di cinque anni nel procedimento in cui era accusato di avere intascato soldi dai pazienti per velocizzare i ricoveri e far saltare le liste d’attesa e risulta indagato anche nell’inchiesta sullo scambio elettorale politico-mafioso al Comune di Bari). Alcuni, secondo la quantificazione dello stesso Istituto, dovranno restituire somme irrisorie (ad esempio: 6 euro una caposala, 19 euro un medico); per altri l’obbligo di risarcimento ammonta a cifre più alte (1.550 euro per un infermiere in pensione)
Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di peculato, autoriciclaggio, furto aggravato e ricettazione: sulle richieste la Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Bari Ilaria Casu deciderò il 27 settembre.
Marina Poci
(immagine di repertorio)
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