
La Regione Puglia, i Comuni di Bari e di Altamura, il Ministero dell’Interno, le municipalizzate baresi dei trasporti e del gas, Amtab e Amgas, la FIGC e l’Associazione Libera sono state ammesse come parti civili nel processo immediato che si celebra dinnanzi alla seconda sezione penale del Tribunale di Bari a carico di 15 delle 124 persone indagate nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia denominata “Codice Interno”, che avrebbe accertato il delitto di scambio elettorale politico-mafioso nel corso delle elezioni amministrative baresi del 2019.
Sono stati invece esclusi il Ministero della Giustizia e il Ministero dell’Economia e Finanze perché non hanno allegato le ragioni della domanda e il danno subito; per lo stesso motivo è stato estromesso, limitatamente ad un capo d’imputazione, il Ministero dell’Interno.
La costituzione della Federazione Calcio riguarda la presunta combine, da parte di due dei 15 imputati, di due incontri di calcio tra Corato e Fortis Altamura nel 2017 e nel 2018 ( nel campionato di Eccellenza pugliese).
Tra i soggetti per i quali è stato disposto l’immediato ci sono l’ex consigliera comunale Maria Carmen Lorusso, e suo padre, l’oncologo in pensione Vito Lorusso; nonché esponenti di spicco dei principali clan mafiosi della città, come i boss Savinuccio Parisi e Eugenio Palermiti. Il marito di Mary Lorusso, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri, ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato.
Nell’inchiesta “Codice Interno” gli imputati vengono ritenuti responsabili dalla DDA, a vario titolo, oltre che di scambio elettorale politico-mafioso, anche di estorsione, porto e detenzione di armi da sparo, illecita commercializzazione di sostanze stupefacenti, turbata libertà degli incanti, frode in competizioni sportive, tutti reati aggravati dal metodo mafioso. Le indagini avrebbero documentato l’ingerenza elettorale di consorterie criminali di tipo mafioso nelle consultazioni, con una penetrante intrusione dei boss e dei loro sodali nel tessuto sociale ed economico della città. A seguito dell’inchiesta, che portò anche all’amministrazione giudiziaria di Amtab per presunte infiltrazioni mafiose, in particolare nella gestione delle assunzioni, il Ministero dell’Interno inviò una commissione di accesso, che è tuttora al lavoro, per valutare se vi siano infiltrazioni mafiose nel Comune di Bari e se ci siano le condizioni per lo scioglimento.
La prossima udienza è stata fissata per il 2 ottobre quando deporranno alcuni collaboratori di giustizia e alcuni degli agenti che hanno condotto le indagini.
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