
Un sit-in di protesta si è tenuto nella mattinata di oggi, 8 aprile, davanti all’ingresso del liceo classico, musicale e di scienze sociali di Barletta contro le scritte sessiste e misogine rinvenute nei giorni scorsi sulle pareti dei bagni delle ragazze: alcune di esse, in particolar modo, inneggiano all’operato di Filippo Turetta, il 22enne veneto reo confesso del femminicidio della ex fidanzata Giulia Cecchettin.
Sono stati proprio gli studenti a proporre il momento per censurare duramente l’accaduto (“Viva Turetta”, si legge in una delle toilette), sollecitare tutta la comunità cittadina a riflettere e invocare il sostegno delle istituzioni nella lotta contro la violenza di genere.
Categorica la presa di posizione della dirigente scolastica e del personale docente e non docente: “La scuola, in quanto comunità educante, si riconosce nei principi della cultura umanistica che pongono al centro la dignità e il valore di ogni essere umano. In questo spirito, siamo impegnati quotidianamente a creare un ambiente sicuro e accogliente per tutte le studentesse e tutti gli studenti, dove ogni individuo sia valorizzato e rispettato nella propria unicità. Rifiutiamo categoricamente qualsiasi forma di discriminazione e violenza verbale. Riconosciamo l’importanza cruciale del ruolo educativo della scuola nel contrastare gli stereotipi di genere e nel promuovere una cultura del rispetto. Ci impegniamo ad intensificare le azioni volte a sensibilizzare e educare la nostra comunità scolastica sui temi della parità di genere e del rispetto”, si legge sui canali ufficiali dell’istituto.
(foto da BarlettaViva)
Marina Poci