Beni per 400 mila euro sequestrati a presunto affiliato alla “Scu”

Beni per un valore di 400 mila euro sono stati sequestrati dalla Polizia di Stato di Lecce a un presunto affiliato storico della frangia neretina della Sacra Corona Unita, attiva nei territori dei comuni e delle marine di Nardò e Galatone. Il provvedimento, emesso dal Tribunale del capoluogo salentino, è finalizzato all’aggressione dei patrimoni accumulati illecitamente dalle organizzazioni criminali. Ad eseguire la misura sono stati la Divisione Anticrimine e la Squadra Mobile della Questura di Lecce e agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nardò. L’uomo viene considerato pericoloso, come emerge dai numerosi precedenti penali ma anche da recenti attività di indagine che lo inquadrano quale presunto capo e promotore di un’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Ad aprile scorso è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Nei giorni scorsi, il Tribunale di Lecce (Sezione Riesame e Misure di Prevenzione), su proposta congiunta del questore e del Procuratore della Repubblica, ha emesso il decreto di sequestro di prevenzione patrimoniale dei beni, ritenuti a lui riconducibili sebbene formalmente intestati a terzi che hanno, con il destinatario della misura, vincoli di parentela.
 Le indagini patrimoniali, condotte dalla Sezione Misure di Prevenzione, sono state incentrate sulla ricostruzione del profilo criminale e sull’analisi delle posizioni economico-patrimoniale dell’uomo e del suo nucleo familiare. Pur non avendo formalmente dichiarato redditi sufficienti a giustificare le sue rilevanti disponibilità economiche, avrebbe accresciuto il proprio patrimonio personale ed imprenditoriale, ricorrendo anche all’intestazione di beni a congiunti. Il sequestro, finalizzato alla successiva confisca, ha interessato tre auto di lusso, due attività commerciali (un bar ed un centro scommesse), un fabbricato e diversi conti correnti e depositi bancari, oltre a certificati di deposito per un valore complessivo di circa 400 mila euro.