Un branco di cinghiali è stato avvistato negli scorsi giorni a San Cataldo: si aggiravano in diverse località della marina leccese, a partire dal Lungomare Sebastiano Caboto.
La presenza degli animali, corredata da scatti fotografici, è stata segnalata dai residenti stessi: il timore è che i cinghiali (o maiali selvatici) possano diventare aggressivi nei confronti delle persone o di animali domestici, nonché che possano provocare incidenti stradali se lasciati liberi di girovagare per le strade della marina. Sono in molti ad invocare la necessità di una politica di contenimento da parte della Provincia di Lecce.
D’altra parte, esiste una consistente quota di cittadini che si batte confidando in un allontanamento spontaneo e, secondo non poche testimonianze, vi sarebbe addirittura chi fornirebbe loro del cibo.
Tale ultima circostanza è stata segnalata dal gestore del bar Yvonne, il signor Nunzio Prete che, citando l’ISPRA, ha ricordato che “che fornire cibo è una pratica assolutamente sconsigliabile, perché favorisce l’abitudine di questi animali all’uomo con potenziali rischi per le persone, senza dimenticare che tale comportamento implica rischi anche per gli stessi animali”, dal momento che “la presenza di cinghiali nelle aree urbane è strettamente legata alla disponibilità di scarti alimentari e di rifiuti organici”.
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