Brindisi, accordo in consiglio comunale: siano riesaminate le autorizzazioni per il deposito GNL

Le premesse sembravano portare in tutt’altra direzione, eppure alla fine, all’esito del consiglio comunale monotematico di ieri, 27 ottobre, maggioranza e opposizione hanno raggiunto l’accordo: il deposito GNL di Edison, a Brindisi, non lo vuole più nessuno. Una mozione, concordata dalla conferenza dei capigruppo, è stata sottoscritta dalla totalità della massima assise cittadina, che la sottoporrà al Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica e al Ministero delle Infrastruttura e trasporti, chiedendo, “alla luce delle criticità emerse” e “previa adozione dei provvedimenti intermedi necessari”, di riesaminare l’autorizzazione interministeriale già concessa il 22 agosto 2022. Le stesse criticità sono alla base della richiesta di riesame della delibera di giunta regionale n. 859 del 15 giugno 2022, con la quale la Regione Puglia ha rilasciato l’intesa Stato–Regione relativa al deposito Gnl Edison. Il consiglio comunale di Brindisi si è contestualmente impegnato a “fornire informazioni e integrazioni a sopporto per il tramite della presidenza del consiglio comunale, sentita la conferenza dei capigruppo”. La sintesi è stata raggiunta nonostante che i due documenti presentati da maggioranza e opposizione partissero da presupposti molto diversi: nel documento del centrodestra non veniva espresso nessun parere, sulla scorta della considerazione che il consiglio comunale non abbia, in questa fase dell’iter autorizzativo, competenza e legittimazione a pronunciarsi. L’opposizione, come noto, esprimeva un parere negativo, chiedendo in autotutela il ritiro della concessione demaniale. Alla fine, in un centro-destra che si era presentato spaccato, ha dunque prevalso la linea dei consiglieri Roberto Quarta (Fratelli d’Italia) e Ercole Saponaro (Lega), per i quali il progetto non deve essere realizzato. In particolare, molto apprezzato è stato l’intervento del consigliere Cinque Stelle Roberto Fusco, che ha dettagliato in maniera puntuale tutte le criticità che le autorizzazioni presentano e i conseguenti pericoli a cui Brindisi, qualora l’impianto fosse realizzato, sarebbe esposta, forte anche del parere dell’Enav (prima del tutto favorevole e poi più critico, avendo valutato in maniera più puntuale i rischi per il sorvolo degli aerei e per l’attività elettromagnetica).
“Non ci sono marionette e non ci sono burattinai: fin dal primo momento, il vero obiettivo di questa operazione era quello di dare un segnale chiaro al mondo intero. Il comune di Brindisi è una istituzione che deve essere rispettata e contrasta ogni iniziativa contraria agli interessi della città. Non dimenticate mai che dopo alcune vicende di alcuni anni fa le voci e i giudizi che circolano a livello nazionale e internazionale dicono che in questa città è meglio non andare, perché non vengono rispettati gli impegni sottoscritti”, ha tuonato il sindaco Marchionna.
La coesione dimostrata dal consiglio comunale va a rafforzare ulteriormente l’interpellanza parlamentare dei grillini tendente alla revoca delle autorizzazioni, firmata anche da Giuseppe Conte, e già presentata ai Ministeri competenti.