Brindisi, al Perrino torna la Radiologia Interventistica: “Colmiamo un clamoroso ritardo”

Con una nota congiunta a firma del neo assessore al Bilancio Fabiano Amati e dei consiglieri regionali Maurizio Bruno e Alessandro Leoci, è stata comunicata l’autorizzazione per la ASL di Brindisi alla istituzione della unità operativa complessa di Radiologia Interventistica presso l’ospedale Perrino, il cui servizio è sospeso dal 2021: “Finalmente ci siamo e colmiamo un clamoroso ritardo”, si annuncia nella nota, in cui si precisa che la decisione renderà “maggiormente allettante il concorso in via d’espletamento e salvare la vita delle persone con il più moderno angiografo in servizio in Puglia”.
I firmatari precisano che “sono bastate poche parole con l’assessore Raffaele Piemontese, la ricostruzione degli aspetti amministrativi e la disponibilità del direttore generale Maurizio De Nuccio, per giungere a questo importante risultato, su cui da mesi stiamo producendo risolute iniziative di sollecitazione”.
“Ora la parola passa alla ASL che con immediatezza (non più di qualche giorno) dovrà dare attuazione al provvedimento salva-vita”, si legge a conclusione del comunicato.
L’assenza della unità operativa complessa di Radiologia Interventistica (che in un DEA di II livello, quale è l’ospedale di Brindisi, non può mancare) era drammaticamente emersa all’inizio dell’anno, in occasione del ricovero dello sfortunato steward e padre di famiglia brindisino Antonio Picciolo, giunto al Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino con un’emorragia cerebrale in atto e costretto, dalla mancanza del medico adatto, ad essere trasportato d’urgenza presso l’ospedale Santissima Annunziata di Taranto (nel cui reparto di Rianimazione, purtroppo, è morto tre giorni dopo a causa dell’aggravamento delle sue condizioni, nell’attesa). In questi anni di sospensione del servizio, molti pazienti critici sono stati costretti a urgenti viaggi della speranza tra Lecce e Taranto, il che appare paradossale se si pensa che l’angiografo del Perrino, come più volte denunciato dall’assessore Amati, è uno strumento di ultima generazione, in grado di intervenire sui pazienti con maggiore precisione e con minore emissione di radiazioni.
Marina Poci
Senza Colonne è su Whatsapp. E’ sufficiente cliccare qui  per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Ed è anche su Telegram: per iscriverti al nostro canale clicca qui</a