Brindisi, allarme Neonatologia al Perrino: pochi medici, a rischio salute dei bimbi

Il reparto di Neonatologia dell’Ospedale Perrino di Brindisi è “gravato da enormi carenze di personale medico, con conseguenti rischi per la qualità dell’assistenza ai neonati e alle loro famiglie”, gravemente compromessa: è quanto denuncia la Funzione Pubblica della CISL di Taranto Brindisi, evidenziando come la nascita “che dovrebbe essere un evento bellissimo, viene vissuta dalle mamme come un momento di ansia e preoccupazione”.
La situazione, sottolinea il segretario Giuseppe Lacorte, mette “a serio rischio l’efficacia dei servizi offerti, con un impatto devastante sulla vita dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, costrette spesso a subire il distacco forzato dai propri bambini a causa dei trasferimenti d’urgenza verso altre strutture”.
Lacorte evidenzia che dall’1 giugno 2024, il reparto di Neonatologia dell’ospedale Perrino è privo di una direzione stabile ed è affidato a un medico, la Dr.ssa Lestingi, che pur essendo altamente qualificata, ricopre il ruolo di facente funzione: “Sebbene nelle ultime ore si sia svolto il concorso per il primariato, di cui non conosciamo ancora gli esiti”, aggiunge, “la situazione attuale costringe la stessa facente funzione a coprire turni, spesso anche doppi, oltre alle reperibilità”.
Il reparto, che dallo scorso novembre è anche privo di coordinatore infermieristico, conta solo due medici, aiutati da un paio di medici già in quiescenza, dai gettonisti baresi e leccesi che garantiscono qualche prestazione e da un medico specializzando.
Ma soprattutto, “la chiusura del punto nascita al Camberlingo di Francavilla Fontana ha ulteriormente aggravato la situazione, aumentando il numero di nascite al Perrino e mettendo ancora più sotto pressione un sistema già al collasso”, dichiara Lacorte che, pur riconoscendo il prezioso supporto che la Pediatria ha dato a questo reparto, non esita a definire la situazione “fuori controllo” e a richiedere l’intervento delle autorità competenti prima che questa emergenza si trasformi in una tragedia. Le richieste vanno dal potenziamento urgente dell’organico medico e di comparto, alla stabilizzazione del personale a tempo determinato, sino alla nomina immediata di un coordinatore infermieristico.
Marina Poci