Brindisi, corruzione elettorale: indagati in 5, sequestrati i telefoni

Sono cinque le persone indagate nell’ambito del fascicolo aperto dal PM della Procura della Repubblica di Brindisi per corruzione elettorale (presunta compravendita di voti a 30 euro, da documentare con una foto inviata dal seggio) nel corso delle ultime elezioni amministrative nel capoluogo: non si trattae di politici, sulle cui identità si cercano ancora riscontri.
L’inchiesta ha preso avvio a seguito di quanto emerso in un’indagine per associazione per delinquere finalizzata ai furti d’auto nella quale è stato arrestato il il 53enne brindisino Vincenzo Corsano, che risulta anche tra gli iscritti nel registro degli indagati in questo fascicolo. Gli altri sono Pamela Corsano, 34 anni, nipote di Corsano; Alessandro Picciolo, 38 anni; Serena Iurlo, 32 anni; Antonio Picciolo, 47 anni.
Il PM ha disposto il sequestro dei telefoni cellulari a carico delle cinque persone e in queste ore conferirà l’incarico al perito tecnico per lo svolgimento degli accertamenti tecnici irripetibili che consentano di estrarre la copia forense dei dispositivi, utile a ricostruire i rapporti tra gli indagati e a risalire a chi fosse il politico destinatario della raccolta di voti.
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