Brindisi, il Prefetto Carnevale sempre più protagonista: il dopo Cerano è nelle sue mani

Di Marina Poci per il numero 403 de Il7 Magazine
Il Prefetto di Brindisi Luigi Carnevale, prossimo ai 64 anni, calabrese di Catanzaro, è stato nominato nella serata del 14 maggio Commissario Straordinario del Governo per il processo di reindustrializzazione dell’area industriale brindisina. La nomina, prevista in una autonoma voce della legge di bilancio e firmata dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, conferisce a Carnevale “poteri speciali”, con l’obiettivo di accelerare e semplificare le procedure autorizzative necessarie per i progetti pubblici e privati che dovranno essere realizzati in occasione della riconversione green della zona industriale. Non è ancora noto quali saranno i primi impegni istituzionali del Prefetto Carnevale in qualità di Commissario: è possibile che, nell’ottica della condivisione, inizi il nuovo incarico ricevendo i rappresentanti delle istituzioni e, forse, i rappresentanti sindacali, per poi stilare un cronoprogramma dettagliato degli incontri con gli esponenti delle realtà produttive.
“Sono fortunato ad essere ritornato dopo tanti anni in questo territorio che, sebbene in un ruolo diverso, non mi sarei mai aspettato di trovare così maturato e migliorato. Finalmente in questi luoghi, non più abbrutiti da manifestazioni criminali quotidiane e dal degrado morale, si respira un’aria diversa. Mi sento fortunato di poter contribuire a rendere, questa terra, terra di legalità e di bellezza. Una responsabilità che condivido con tanti, gli amministratori locali, le forze dell’ordine, le istituzioni, che ho trovato più sane e più forti, desiderose di portare avanti il percorso di rinascita di questa provincia, e i cittadini stessi, la cui partecipazione continua a colpirmi moltissimo. Questa è la dimostrazione che l’humus del territorio era lontano dalle logiche criminali, dall’omertà, dall’assoggettamento, tanto da non averne permesso il radicarsi. Benché vi siano, ovviamente, alcuni rigurgiti, a respingere i quali siamo occupati quotidianamente”: queste parole ci aveva affidato Carnevale qualche settimana fa, quando sulle pagine de Il7 Magazine ci aveva raccontato gli anni spesi ad attendere alla sicurezza di Papa Francesco, prima come vice (dall’ottobre 2013 al settembre 2015) e poi come dirigente (dal 23 luglio 2018 al 5 dicembre 2022) dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”.
Ora questa provincia, nella quale mise piede per la prima volta alla fine degli anni Novanta, chiamato, come giovane funzionario di Polizia, a guidare la Squadra Mobile della Questura in un frangente storico complicatissimo, e nella quale, ad aprile 2024, ha risposto all’appello del Ministro dell’Interno quando c’è stato da organizzare il G7 in terra di Fasano, gli chiede lo sforzo ulteriore di essere traghettata in un futuro nel quale è obbligata a ridefinirsi dal punto di vista della produzione industriale, dovendo fare a meno della centrale a carbone “Federico II” di Cerano, la cui chiusura avverrà entro la fine del 2025, e dell’impianto di cracking del gruppo Eni Versalis, in cui il colosso nazionale dell’energia e la sua società controllata stanno lavorando alla riconversione in senso ecosostenibile del polo Petrolchimico.
La sfida della transizione energetica, in linea con gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione, rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la città di Brindisi e per tutta la provincia e il Commissario avrà un ruolo focale in questa congiuntura. Non basterà lavorare per conservare i livelli occupazionali dei poli industriali tradizionali e dell’indotto: occorrerà, piuttosto, spingere per diventare attrattivi nei confronti dei nuovi investimenti, anche di caratura internazionale, e per creare nuovi posti di lavoro.
Un compito che Carnevale, con le doti di mediazione e lungimiranza che gli vengono da più parti riconosciute e con la conoscenza profonda del territorio acquisita nei suoi tanti anni brindisini, potrà svolgere al meglio, potendo contare sulla stima e sulla fiducia degli altri attori istituzionali del contesto brindisino, che già dalle scorse ore hanno iniziato a manifestare la propria soddisfazione per la nomina.
“Tornando in questi luoghi a distanza di così tanti anni”, aveva evidenziato il neo Commissario prima di raccontare diffusamente la sua esperienza in Vaticano, “mi ha colpito moltissimo osservare come la reazione corale dei cittadini sia stata determinante per far uscire dalla condizione di assoggettamento intere comunità che sembravano destinate a restare per sempre nella morsa della criminalità. Da capo della Mobile, ho vissuto nel Brindisino fenomeni criminali caratterizzati da grande ferocia e da violenze a volte sproporzionate rispetto ai fini. Ma la parte sana della popolazione ha saputo reagire, diventando un esempio di rinascita a livello nazionale. Un esempio che con il G7 è stato conosciuto a livello mondiale: chi non aveva idea della capacità di accoglienza e della bellezza di questa terra ne ha avuto un assaggio in quei giorni, nei quali la provincia ha saputo offrire un’immagine di senso civico e ospitalità senza mai venire meno all’efficienza e alle esigenze di sicurezza e ordine pubblico. E non mi riferisco soltanto a Savelletri. Il fatto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella abbia scelto Brindisi per la cena di gala è stato un grande attestato di stima nelle capacità di gestione della macchina che avevamo messo in moto”.
L’ultima volta che lo avevamo sentito, la sua sfida imminente era rappresentata dall’apertura del Commissario di Polizia di Stato a San Pietro Vernotico. Ora Luigi Carnevale è chiamato a una scommessa che ha a che fare con l’economia di un territorio fortemente bisognoso di essere ricollocato in una prospettiva produttiva diversa da quella che ha sempre vissuto.
Sarà, questo, un altro modo per “affondare le mani nelle viscere della comunità”: così aveva definito il suo impegno da poliziotto… e così, ci prendiamo la libertà di immaginare, vivrà quello da Commissario Straordinario del Governo per il processo di reindustrializzazione.