
Dopo il ritiro della querela da parte della presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, il Tribunale di Bari, nella persona del giudice monocratico Pasquale Santoro, ha emesso una sentenza di non luogo a procedere per il professor Luciano Canfora, filologo e storico rinviato a giudizio lo scorso aprile per diffamazione aggravata nei confronti della premier, che in un incontro presso il liceo scientifico Enrico Fermi di Bari, tenutosi l’11 aprile 2022, aveva definito “neonazista nell’anima”, “poveretta” e “mentecatta pericolosissima”: la sentenza è arrivata nel pomeriggio di oggi, dopo una breve udienza svoltasi in mattinata in cui il difensore di Canfora, l’avvocato Michele Laforgia, aveva comunicato l’accettazione – da parte di Canfora – della remissione di querela. Contestualmente, Giorgia Meloni aveva revocato la propria costituzione di parte civile, nella quale aveva inizialmente chiesto un risarcimento da 20mila euro.
Era stata sempre la Procura, questa mattina, a chiedere al Tribunale di dichiarare il non luogo a procedere per intervenuta remissione di querela e relativa accettazione.
“Le opinioni storiche e politiche non si giudicano in un’aula penale, torniamo a parlare di queste cose in posti diversi”, è stato il commento di Michele Laforgia.
Marina Poci
Senza Colonne è su Whatsapp. E’ sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
Ed è anche su Telegram: per iscriverti al nostro canale clicca qui</a