Canottaggio paralimpico: nelle acque di Torre Guaceto atleti liberi dalle disabilità

Questa mattina, 28 ottobre, i professionisti del CUS (Centro Universitario Sportivo) di Bari, affiancati dai soci del Rowing club di Brindisi, hanno guidato gli atleti baresi del pararowing (canottaggio per persone con disabilità) nelle limpide acque della riserva naturale di Torre Guaceto: grazie alla disponibilità del Consorzio di Gestione, i dieci giovani disabili della squadra messa su da Paolo Attolino (ex atleta maglia azzurra di canottaggio e papà di una ragazza speciale) hanno unito sport e inclusione sociale in quello che Attolino stesso ha definito “lo scenario più entusiasmante che questi ragazzi potessero provare”. In virtù degli accordi che, a partire dal 2018, sono stati sottoscritti con il CUS, grazie alla sensibilità del suo presidente Antonio Prezioso, ai ragazzi con disabilità viene data la possibilità di partecipare ai campi estivi post scuola con il sostegno di operatori certificati.
Dopo l’interruzione dovuta alla pandemia da Covid-19, si è costituito un gruppo di atleti con diverse disabilità (fisiche, cognitive e comportamentali) coadiuvati da tecnici federali e volontari con l’obiettivo di arrivare alle gare nazionali.
Alla giornata odierna hanno preso parte il comandante della stazione dei carabinieri di Carovigno, Giuseppe Berardino, per la capitaneria di porto il sottotenente di vascello Massimiliano Mitola e la comune di seconda classe Alessandra Fago, nonché l’assessore ai Servizi Sociali di Carovigno, Luigi Orlandini.