Caso Legari: arrestato per omicidio il proprietario della villetta in cui fu visto vivo l’ultima volta

Alex Oliva, il 38enne proprietario della villetta in cui fu visto vivo per l’ultima volta l’imprenditore edile 54enne originario di San Pancrazio Salentino Salvatore Legari, è stato arrestato all’alba di oggi, 14 gennaio, per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Legari scomparve da Lesignana, frazione di Modena, a metà pomeriggio del 13 luglio del 2023. Si trovava lì, in località Quattro Ville, nell’abitazione dell’odierno arrestato, per riscuotere il compenso (una somma di denaro ammontante, forse, a 16mila euro) per i lavori di efficientamento energetico che vi aveva svolto nelle settimane precedenti e per recuperare gli attrezzi edili che aveva lasciato.
In quella villetta si scavò, invano, in più di un’occasione: coadiuvati dalle unità cinofile, Carabinieri, Vigili del Fuoco e Protezione Civile, seguendo il fiuto dei cani molecolari, cercarono, senza trovarlo, il corpo di Legari o almeno qualche traccia della sua presenza sul terreno che circonda l’abitazione di Oliva.
Il Jumpy bianco che l’imprenditore utilizzava per i suoi spostamenti di lavoro fu ritrovato a Sassuolo (che si trova ad una distanza di circa 25 chilometri da Lesignana), parcheggiato sulla pubblica strada, in divieto di sosta: stando a quanto emerso da una perizia foto-antropometrica, a guidarlo non c’era Legari, ma Alex Oliva che, per depistare gli inquirenti, dopo avere ucciso il salentino presso la propria abitazione, ne avrebbe indossato la maglietta e si sarebbe disfatto del corpo, probabilmente occultandolo, insieme al cellulare, nei pressi del vicino fiume Secchia. Il movente dell’omicidio, secondo la prospettazione della Procura, la cui tesi è stata sposata dal Giudice per le indagini preliminari nell’ordinanza di applicazione della misura cautelare, sarebbe di tipo economico: Oliva non avrebbe avuto intenzione di corrispondere a Legari la somma che lo stesso esigeva a titolo di compenso per i lavori svolti.
Nelle prime fasi dell’inchiesta, la Procura della Repubblica di Modena ha indagato per sequestro di persona contro ignoti. Stamattina la svolta.
Marina Poci