
È stato un trauma da schiacciamento toracico a causare la morte della 21enne di Cellino San Marco Erika Rezza, la vittima dell’incidente stradale verificatosi poco dopo mezzogiorno di ieri, 8 maggio, sulla litoranea Nord di Brindisi, nei pressi dello stabilimento balneare Santa Lucia: la Lancia sulla quale la giovanissima barista viaggiava insieme ad un’amica di poco più grande è uscita di strada rovesciandosi su di un fianco mentre le giovani erano dirette verso uno dei tanti lidi della zona per una giornata di mare.
È finito in tragedia, dunque, il riposo settimanale di Erika, che, dopo essersi diplomata all’istituto alberghiero Pertini di Brindisi, lavorava in una caffetteria del quartiere Commenda del capoluogo: una tragedia che ha sconvolto il piccolo centro della provincia in cui Rezza viveva insieme ai genitori e al fratello, tanto da determinare il sindaco Marco Marra a proclamare il lutto cittadino per oggi, domenica 9 giugno, quando nella chiesa dei Santi Marco e Caterina, l’unica parrocchia del paese, saranno celebrati i funerali della ragazza (“evidenziato che l’intera città è rimasta scossa dalla prematura e tragica scomparsa della ragazza, il cui decesso propone con forza il dramma delle morti sulle strade” e “ritenuto di interpretare il comune sentimento della popolazione” si legge sul profilo Facebook del primo cittadino).
La salma, restituita alla famiglia dal PM di turno già nel pomeriggio di ieri (non appena è stato chiaro – dagli accertamenti compiuti dalla Polizia Locale di Brindisi, che nessun altro veicolo è stato coinvolto nel sinistro), è stata composta presso la casa funeraria De Blasi, da dove il corteo muoverà per l’ultimo saluto.
Erika Rezza, stando a quanto riferito, sarebbe stata sbalzata sull’asfalto e sarebbe morta sul colpo, i sanitari del 118 hanno soltanto potuto constatarne il decesso. Se la caverà con pochi giorni di prognosi, invece la ragazza che le era accanto: comprensibilmente sotto shock, non ha riportato gravi conseguenze.
Marina Poci