“Chi compra muore”: cancellata la scritta della Scu sulla casa dei Guerriero

Una mano di vernice bianca che qui vale più di un blitz dei carabinieri, più di una manifestazione contro la mafia perché copre, dopo anni, un messaggio di sfida della Sacra corona unita alle istituzioni: “Chi compra muore”, c’era scritto su quel portone. E nessuno per trent’anni ha mai comprato.
Siamo a Torre Santa Susanna, in via Giustino Fortunato. Era la casa di Cosima Guerriero, una donna coraggiosa che dopo aver perso prima il fratello Romolo e poi i genitori, inghiottiti dalla lupara bianca, ha deciso di raccontare ai carabinieri tutto ciò che sapeva, diventando testimone di giustizia, cambiando identità e lasciando per sempre il suo paese. Le sue accuse fecero scattare decine di arresti.
Senza più alcuna speranza di tornare, Cosima Guerriero mise in vendita la casa, ma nessuno ha osato acquistarla.
La scritta “chi compra muore” è apparsa subito dopo quel cartello vendesi e un numero di telefono che non è stato mai chiamato da nessuno. E ogni volta che il Comune ha provato a cancellarla qualcuno di notte è tornato con la vernice nera, rinnovando la minaccia della mafia: “lascia o muori”, la casa dei Guerriero non si tocca.
E quella palazzina a due piani è rimasta un rustico grigio abbandonato, un pugno nell’occhio in una strada in cui le altre case sono curate e a pochi metri c’è una pasticceria. Ma per la Sacra corona doveva restare così.
I genitori di Cosima Guerriero, Nicola e Salvatora, avevano 55 anni quando scomparvero insieme al loro motoape in un caldo pomeriggio di agosto, nel pieno dei festeggiamenti della patrona del paese, Santa Susanna. Non sono mai stati ritrovati, neanche il loro motocarro. Ammazzati e fatti sparire.
Nel 2014 è stato il Comune a entrare in possesso di quel rudere rimasto invenduto e solo nel dicembre 2021, con una delibera, è stato deciso di trasformarlo in alloggio sociale per adulti in difficoltà. Il progetto è stato affidato a un architetto. Ma da allora non è accaduto più nulla, sino a oggi, quando il primo vero passo è stato compiuto: una mano di vernice bianca per coprire quella scritta e riprovarci. Cambiare il destino di questa casa vale forse più di qualsiasi arresto.