La signora Anna Petruzzelli sembra essere la testimone chiave nell’inchiesta aperta dalla Procura di Brindisi in relazione all’esplosione della scorsa domenica nel trullo di Cisternino in cui è morto suo marito, l’ingegnere 55enne Nicola Salatino, rinvenuto senza vita sotto le macerie causate dal collasso della costruzione: la donna avrebbe infatti dichiarato agli inquirenti di avere sentito puzza di gas nella prima mattinata dell’11 agosto, poco prima che la deflagrazione la investisse tanto da procurarle ustioni sul 50% del corpo. Sarebbe stata attenzionata una bombola presente nella cucina della struttura e non è escluso che sia disposta una perizia tecnica sui resti per comprendere se effettivamente l’esplosione sia dovuta al malfunzionamento della stessa.
Intanto, mentre continuano le escussioni testimoniali, si procede comunque con il resto degli accertamenti: il PM titolare del fascicolo, Francesco Carluccio, ha disposto che sia effettuata l’autopsia e, probabilmente nella giornata di venerdì, il medico legale Domenico Urso procederà all’esame al fine di determinare con certezza le cause e il momento della morte. La signora Petruzzelli si trova attualmente ricoverata nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Perrino di Brindisi: è stata operata ad un polmone, non necessita di terapia intensiva e le sue condizioni appaiono stabili, nella loro gravità.
Salatino e la moglie erano ospiti di una coppia di amici di famiglia originari della BAT, rimasti illesi perché si trovavano in una zona della struttura distante dal punto in cui è avvenuta l’esplosione.
Marina Poci
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