
Non sarà più la “Notaro Group Servizi” ad avere in affidamento i servizi cimiteriali del Comune di Brindisi: la quinta sezione del Consiglio di Stato ha dichiarato inefficace il contratto stipulato con la srl di Campi Salentina disponendo il conseguente subentro della Sesa di Cosimo Scrascia per l’intera durata dell’appalto. Il Consiglio di Stato ha così ribaltato la sentenza emessa dal Tar di Lecce.
Il bando per l’affidamento dei servizi cimiteriali risale al 28 dicembre 2018 e prevede una durata di tre anni per un importo complessivo di un milione 730mila euro.
Già in sede di verifica dell’offerta, il Comune di Brindisi aveva individuato una presunta anomalia nel riassorbimento delle 10 unità dipendenti facenti capo alla platea storica e già in forza al gestore uscente. In particolare il costo del personale era da considerarsi incongruo in quanto lontano dai minimi contributivi previsti dalle tabelle ministeriali. Il 13 febbraio la Notaro Group era stata per questo esclusa dall’appalto con affidamento alla Sesa, che già in precedenza aveva gestito il cimitero di Brindisi.
La ditta salentina aveva però proposto ricorso al Tar, con una relazione tecnica del proprio consulente del lavoro che giustificava la riduzione dei costi previdenziali con i benefici dello sgravio contributivo. Una soluzione utilizzabile per i disoccupati, non per la riassunzione della platea storica.
Il Tribunale amministrativo accolse comunque il ricorso della Notaro Group annullando il provvedimento di esclusione comminatole dal Comune di Brindisi. Dopo un ulteriore contraddittorio con la commissione giudicatrice e con il Rup, durante il quale la ditta leccese ha fornito rassicurazioni sull’utilizzo della platea storica, il 17 marzo 2021 è stata comunicata l’aggiudicazione definitiva alla Notaro Group. L’1 aprile 2021, la ditta ha assunto i 10 operatori della platea storica con un contratto differente rispetto a quello CISAL Servizi, il CCNL Multiservizi, in base al quale ha calcolato il costo del lavoro offerto.
Impugnando la sentenza del Tar davanti al Consiglio di Stato, la Sesa (rappresentata dall’avvocato Giuseppe Tanzarella) ha evidenziato che la Notaro avrebbe dovuto essere esclusa dalla gara per aver comunque modificato la propria offerta economica nelle giustificazioni fornite ai fini della verifica contributiva, violando così il principio della immodificabilità dell’offerta. Nel ricorso inoltre si fa riferimento a una serie di anomalie nei conteggi che né la commissione giudicatrice né il Rup si sono preoccupati di verificare, dando per buono quanto affermato dalla Notaro e dal suo consulente.
Riconoscendo validi i motivi del ricorso presentato dalla Sesa, e riformando la sentenza del Tar di Lecce, il Consiglio di Stato ha così dichiarato inefficace il contratto stipulato con la Noltaro Group, disponendo il conseguente subentro della Sesa che già gestiva precedentemente il cimitero di Brindisi e che attualmente si occupa dei cimiteri di Mesagne, San Vito dei Normanni e Ostuni.