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Corigliano d’Otranto: vizio totale di mente per l’uomo che nascose il cadavere del padre per intascarne la pensione

Luigi Caracciolo, il 56enne di Corigliano d’Otranto che per più di un anno e mezzo aveva tenuto nascosto nell’abitazione di famiglia il cadavere del padre, mancato per morte naturale, per continuare ad incassarne la pensione, è incapace di intendere e di volere in quanto affetto da vizio totale di mente e, pertanto, non imputabile nel processo in cui risponde di occultamento di cadavere, truffa e indebito utilizzo di carte di credito: è questa la conclusione a cui è giunto il perito psichiatrico Elio Serra, nominato dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Lecce dopo che una prima perizia, disposta dal PM procedente Luigi Mastroniani aveva parlato di seminfermità mentale.
Alla luce di tanto, la Procura di Lecce chiederà nella prossima udienza, fissata al 22 ottobre prossimo, l’archiviazione.
Il corpo di Antonio Caracciolo, 83 anni, fu rinvenuto a marzo del 2023 in avanzato stato di scheletrizzazione: il figlio, che inizialmente si era difeso dicendo che il padre fosse partito per la Svizzera per trovare alcuni parenti, lo aveva posizionato sul pavimento della cucina dell’abitazione, avvolto da coperte, davanti ad una porta-finestra aperta, per evitare che il cattivo odore riconducibile ai fenomeni di decomposizione potesse essere avvertito dall’esterno.
Luigi Caracciolo attualmente si trova in regime di libertà vigilata in una CRAP, cioè una comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica che ospita soggetti affetti da patologie psichiatriche con elevata difficoltà nell’ambito relazionale o autonomie di base compromesse, che necessitano di interventi ad alta qualificazione terapeutica.
Marina Poci
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