“Corse fantasma”: la Stp segnala 30 autisti. Ma c’è un’indagine penale

La denuncia dell’Amministrazione provinciale di Brindisi su presunte corse fantasma rendicontate dalla Società traporti pubblici e inserite nel Bilancio 2022, che per questo non è stato approvato, ha provocato i primi scossoni: sarebbero una trentina gli autisti della Stp nei confronti dei quali l’azienda ha aperto una procedura disciplinare per servizi non resi o non correttamente eseguiti da parte. Della vicenda si starebbe occupando da alcuni mesi la polizia giudiziaria della questura di Brindisi sotto il coordinamento della procura.
Alcune centinaia le corse rendicontate e che in realtà non sarebbero mai state effettuate, sulle tratte più disparate: si va da quella cittadina dal Casale alla stazione Ferroviaria delle sette del mattino, ai collegamenti tra Mesagne e Latiano, tra Ostuni, Carovigno e San Vito dei Normanni, tra Montalbano e Fasano, tra Pezze di Greco e Fasano e tra Ostuni e Fasano.
L’azienda dunque sembra riconoscere l’esistenza di possibili irregolarità che però attribuisce esclusivamente agli autisti sottoposti a procedimento disciplinare.
Il presidente di Stp Salvatore Tommaselli definisce le presunte corse fantasma una vicenda marginale con nessun impatto di rilievo sul bilancio, e considera la denuncia della Provincia una caduta di stile istituzionale.
Nel suo intervento in Consiglio provinciale, il presidente Toni Matarrelli era stato molto duro nei confronti dell’azienda, parlando di una mala gestio e di presunte gravi irregolarità che sarebbero emerse anche dalla relazione tecnica di alcuni esperti, commissionata dalla stessa Provincia.
Ma sullo sfondo c’è anche un’inchiesta giudiziaria che sarebbe scaturita proprio dalla denuncia e dagli atti depositati dall’Amministrazione provinciale e che potrebbe portare a ulteriori sviluppi.