di Giovanni Membola per il7 Magazine
A Brindisi da tre generazioni, la famiglia Milano sa bene come addolcire le giornate dei cittadini e dei turisti in cerca di un luogo unico dove gustare un ottimo gelato artigianale. Dal 1939 è un punto di riferimento per la varietà e la squisitezza delle sue produzioni, un primato consolidato che si tramanda di padre in figlio con gli stessi valori, la passione e il gusto di far bene. Una favola dolce iniziata con il fondatore e capostipite Giambattista Milano, originario di Gioia del Colle, che alla fine degli anni Trenta giunse a Brindisi e decise di aprire su Corso Garibaldi, angolo con via Pergola (proprio affianco all’hotel Orientale, oggi civico 44-46), quella che poi divenne il famoso “Caffè Savoia”. Nella gestione dell’attività fu inizialmente coadiuvato dai figli Filippo, Donato, Francesco e dalle figlie Franca e Barbara, oltre ai vari collaboratori esterni. Alcuni camerieri e banconisti sono cresciuti all’interno dei vari esercizi commerciali, imparando la disciplina e l’etica professionale tipica dell’epoca, ottenendo la piena fiducia da parte del datore di lavoro. Tra di essi spiccano le figure di Vito Cesi e di Benito Ravone.
Dei tre figli maschi, gli unici a proseguire l’opera avviata dal genitore furono Donato e Francesco, il maggiore dei fratelli decise invece di trasferirsi a Milano ed occuparsi di altro. Durante il secondo conflitto mondiale Donato fu mandato a combattere sul fronte africano, subì anche una lunga prigionia, tre anni in India e tre anni in Australia, qui venne messo a lavorare presso una famiglia del posto con i quali mantenne ottimi e costanti rapporti di amicizia per il resto della vita. Al suo ritorno, nel 1946, proseguì con la gestione del “Savoia” che rimase attivo fino a quando i Magazzini Standa acquistarono i locali ed aprirono il primo punto vendita cittadino. Donato Milano volle subito reinvestire il capitale per mettere in piedi il suo sogno imprenditoriale: una nuova gelateria e pasticceria. Individuò e convinse i proprietari a vendere una rivendita-deposito poco utilizzata, chiamata “Casa del Gas”, era sempre su Corso Garibaldi (oggi è il civico 41-43) ma sul marciapiede opposto. All’inizio del 1957 si completarono i lavori di adeguamento, fu allora che i famosi arredatori Iormetti e Cacace, vedendo l’ottimo risultato finale, esclamarono “è proprio una Bomboniera!”. Eccolo il nome di quella che in breve tempo sarebbe diventata una delle più ospitali e frequentate gelaterie del centro cittadino, rimasta nella memoria di tutti i brindisini che hanno goduto delle straordinarie specialità.
All’inaugurazione venne invitato un noto maestro gelataio di Roma, il prodotto artigianale preparato per l’occasione ebbe così tanto successo che fini in breve tempo, mentre la gente continuava ad arrivare. Donato a quel punto decise di mettersi all’opera e assistito da un aiutante preparò altri gelati: quei pochi gusti sistemati nel tipico pozzetto furono ugualmente apprezzati, tanto che il gelataio romano volle complimentarsi con lui. Suo fratello Francesco (“Ciccio” per amici e i parenti) seguì lo stesso esempio e due anni dopo aprì l’altrettanto famoso Bar Olimpia, di cui racconteremo in una prossima occasione.
La Bomboniera, intanto, su pressante richiesta dei clienti divenne anche bar caffetteria, un luogo di aggregazione e di grande socialità assiduamente frequentato da autorità locali, politici di passaggio e da tanti brindisini di ogni classe sociale. Da qui è passata una parte importante della storia cittadina del secondo ‘900, di un’epoca che non esiste più, ma che resta nel cuore di chi l’ha vissuta.
Donato, il “principale”, era un uomo di altri tempi per la sua simpatia e la speciale cortesia, molti ricordano ancora il suo sorriso spontaneo e contagioso, insieme alla moglie Antonietta Cafarella e ai figli gemelli Gianni e Maria Assunta, ha saputo mantenere costante nel tempo gli standard qualitativi delle produzioni artigianali, garantendo il rispetto delle ricette originali con l’utilizzo di ingredienti di ottima qualità. Dopo uno stop provvisorio di quasi due anni, durante i quali l’intero palazzo venne demolito e ricostruito, nel 1971 il bar gelateria “La Bomboniera” riaprì, sempre lì, completamente rinnovato ma ancora più bello e spazioso, conservando però il tradizionale fascino. La gente tornò rapidamente a frequentare quel luogo delle delizie sino a quando, nel 1989, l’ormai anziano e stanco Donato decise di cedere la sua storica attività. La nuova gestione in realtà non riscosse lo stesso successo, e nel giro di poco tempo chiuse definitivamente.
Eppure, nonostante la grande dedizione e la passione dimostrata nei tanti anni di onorato lavoro, senza un protesto o una contestazione, Donato Milano non ha mai ricevuto un riconoscimento dalle autorità o dagli enti predisposti, neanche una medaglia, un diploma o un altro tipo di attestazione che premiasse la serietà e l’impegno di una vita intera a servizio della città, lo avrebbe certamente meritato.
Suo figlio Gianni, nel 1980, aveva deciso di mettere a frutto il consolidato patrimonio di conoscenze acquisito negli anni, avviando un laboratorio di gelateria e di alta pasticceria (Artigel) dove si preparavano prodotti che andavano a rifornire numerosi punti vendita in città e nella provincia. L’offerta commerciale venne inoltre arricchita dall’elegante e raffinato servizio di catering per cerimonie di ogni tipo, dai battesimi ai matrimoni ma anche in occasione di alcuni eventi importanti, come nei giorni della scoperta e del recupero dal mare dei Bronzi di Punta del Serrone, quando sui rimorchiatori fu allestito un memorabile servizio di ristorazione alle tante autorità presenti, da tutti molto gradito.
Dopo la chiusura della Bomboniera, Gianni decise di trasformare l’Artigel in Variety, che – conservando l’apprezzato laboratorio – divenne anche una fiorente gelateria e un riferimento gastronomico per la pasticceria di qualità, ciò che rappresenta ancor’oggi nonostante la numerosa e agguerrita concorrenza. La sorella Maria Assunta è rimasta sempre al suo fianco, pronta a dare una mano, con loro uno staff qualificato in grado di muoversi in ogni situazione, sempre con professionalità. La creatività e la fedeltà alla tradizione, nel giusto equilibrio con le innovative interpretazioni nella produzione dei vari gusti di gelato, dalle creme classiche ai sapori più elaborati, e nella decorazione di torte e semifreddi, curate nei minimi dettagli, permettono al Variety di proseguire nel solco della continuità famigliare ed offrire quelle opere d’arte di pasticceria ricche di bontà e genuinità. L’ambiente è semplice ma particolarmente accogliente, i banchi all’interno catturano i sensi di chi si appresta alla scelta di un dolce o di un gelato, una tentazione a cui è quasi impossibile sottrarsi. Un luogo ideale per assaporare quella magia che si sprigiona con il gusto della tradizione.
(Nella foto sotto il titolo Donato Milano con i figli e il cameriere Vito Cesi 1963)
Si ringrazia per la preziosa e indispensabile collaborazione Lorenza Milano.