Denuncia l’ex violento, ma il PM chiede l’archiviazione: l’uomo l’accoltella

Ad agosto ha denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia, insieme al figlio maggiorenne, anche lui vittima delle aggressioni del padre, ma il 6 settembre la Procura della Repubblica competente le ha notificato un avviso di richiesta di archiviazione delle indagini (sulla quale il gip non ha avuto il tempo di pronunciarsi): è tristemente simile a quella di tante altre, la storia della donna di Cisternino che domenica 15 ottobre è stata accoltellata dal marito a Martina Franca, città dove si è trasferita dopo la separazione proprio per allontanarsi dall’ex violento.

La vicenda è stata resa nota da una comunicazione del centro martinese antiviolenza “Rompiamo il silenzio” e della Rete delle donne costituenti, a cui la signora si è rivolta quando, dopo trentacinque anni di matrimonio, ha trovato il coraggio di denunciare il marito e di trasferirsi a casa del figlio in un altro comune: “tentativo di femminicidio annunciato”, lo definiscono le operatrici del cav, che il 28 agosto hanno persino inoltrato alla caserma dei Carabinieri una valutazione del rischio di recidiva della condotta violenta dell’uomo, ritenuto elevato, invocando l’adozione di un provvedimento cautelare a tutela dell’incolumità della signora.
“La donna si è affidata alle istituzioni, ha denunziato, ma non è stata ascoltata, non è stata protetta. Quante ancora dovranno essere accoltellate o uccise?”, conclude la nota di “Rompiamo il silenzio”.
La signora, ancora ricoverata presso l’ospedale Ss.ma Annunziata di Taranto, non corre pericolo di vita. L’uomo, un operaio edile con il quale la vittima ha avuto tre figli, è stato fermato poche ore dopo il tentato delitto ed è nel carcere di Taranto.