Disabile 13enne morto dopo caduta da sedia a rotelle: indagato l’oss che l’accompagnava

Omicidio colposo: è questa l’ipotesi di reato per la quale si procede nei confronti dell’operatore socio-sanitario che accompagnava Angelo, lo studente 13enne di Giurdignano affetto da distrofia muscolare caduto dalla sedia a rotelle all’uscita da scuola e morto dopo cinque giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.
Le condizioni del ragazzino, che all’inizio erano parse non particolarmente serie, si sono aggravate dopo poche ore dal rientro a casa, tanto che i genitori lo hanno portato d’urgenza in ospedale. Le radiografie a cui Angelo è stato sottoposto hanno evidenziato le fratture delle tibie. Sarebbero poi subentrate complicazioni neurologiche tali da condurlo alla morte.
Nell’ambito dell’inchiesta aperta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Lecce Alberto Santacatterina dopo la denunce dei genitori del ragazzino, è stata disposta l’autopsia, che dovrebbe essere effettuata dal dottor Alberto Tortorella nella giornata di domani, 14 febbraio: all’esame, in quanto accertamento tecnico non ripetibile, potrà partecipare anche un tecnico di parte nell’interesse dell’indagato.
Secondo le prime informazioni trapelate, si tratterebbe di un ragazzo molto giovane, residente a Maglie, dipendente di una cooperativa che si occupa di servizi di integrazione scolastica.
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