
Due uomini sono stati arrestati in flagranza differita (e posti ai domiciliari) e altri tre risultano indagati in stato di libertà nell’inchiesta condotta dalla DIGOS della Questura di Brindisi, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sugli scontri che si sono registrati in occasione del match calcistico di serie D del 9 marzo tra Fasano e Brindisi fuori e dentro lo stadio dei padroni di casa: gli arrestati sono due tifosi brindisini, il 37enne G.V. e il 21enne A.A., che già nei prossimi giorni potrebbero affrontare il processo per direttissima. Nell’abitazione di uno degli indagati a piede libero sono stati trovati materiale esplodente e sostanze stupefacenti.
I coinvolti, che al momento rispondono di rissa in concorso, sono stati identificati attraverso le immagini di videosorveglianza dello stadio e i filmati amatoriali di altri presenti.
Si attendono anche i sicuri provvedimenti di DASPO che già nelle prossime ore potrebbero essere emessi dal Questore Giampietro Leonetti.
Ieri, intanto, si era pronunciato il Giudice Sportivo: il Brindisi sconterà le intemperanze dei suoi tifosi giocando a porte chiuse le restanti gare casalinghe e dovrà pagare una multa di 6mila euro, fermo restando il risarcimento degli eventuali danni arrecati. Decretata, naturalmente, la sconfitta a tavolino per tre a zero a seguito della sospensione della partita per il lancio di fumogeni e oggetti in campo.
Marina Poci