Donati gli organi dell’operaio morto sul lavoro a Santeramo in Colle: salveranno quattro persone

Sono stati donati gli organi di Michele Mandolino, l’operaio edile 59enne originario di Gravina in Puglia morto nel pomeriggio del 7 febbraio dopo essere rimasto gravemente ferito mentre lavorava per una ditta del suo comune nel cantiere di ristrutturazione del palazzetto dello sport di Santeramo in Colle: è stato l’ente ecclesiastico ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, nell’esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia, a rendere noto il “gesto di straordinaria generosità compiuto dal signor Michele, il quale, con il suo consenso alla donazione, ha offerto una nuova speranza di vita a quattro persone”. All’uomo sono stati prelevati cuore, fegato e reni, così che “il suo altruismo continuerà a vivere attraverso coloro che hanno ricevuto questa preziosa opportunità”.
Michele Mandolino era stato condotto immediatamente al Miulli dopo essere stato colpito al capo da un tubo del gas: sin da subito le sue condizioni erano apparse disperate a causa della gravità del trauma cranico riportato.
Sull’episodio indagano i Carabinieri e i funzionari dello SPESAL, al fine di ricostruire la dinamica del sinistro e verificare il rispetto della vigente normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Marina Poci