I Carabinieri della Compagnia di Brindisi, dopo una serrata attività di indagine, sviluppatasi a seguito dell’incendio nella decorsa notte dell’autovettura Ford Focus in uso ad un pensionato 70enne del luogo, hanno arrestato, per il reato di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio, il 42enne Claudio Ostuni, anch’egli del luogo, sottoposto alla Libertà vigilata. In particolare, il 14 ottobre u.s., le pattuglie dell’Arma sono intervenute in piazza Favretto di Brindisi, alle ore 04.30, poiché un’autovettura lì parcheggiata era avvolta dalle fiamme nella parte anteriore. Le immediate indagini hanno permesso immediatamente di individuare e contattare il proprietario del veicolo, un 70enne del luogo, che inizialmente non forniva agli organi inquirenti alcun elemento utile ai fini dell’identificazione dell’autore. Solo a seguito della visione delle immagini di videosorveglianza delle telecamere insistenti nella zona i militari sono stati in grado di individuare le fattezze fisiche del responsabile del gesto.
È a quel punto che, i militari sono stati in grado di cogliere nelle parole della vittima quegli elementi necessari per collegare le responsabilità del gesto vandalico in capo all’OSTUNI, in quanto resosi artefice, nel corso di numerosi anni, ai loro danni, di una ripetuta attività persecutoria, arrivando anche a chiedere giornalmente una dazione di alimenti, che se non eseguita dalla vittima, lo faceva propendere per una quotidiana minaccia di ritorsioni, ed ingenerando nella vittima, il fondato timore di conseguenze per se stessa ovvero per la propria famiglia. In sostanza, nella decorsa notte, l’OSTUNI, violando peraltro le prescrizioni a lui imposte dal Tribunale di Lecce con la misura di sicurezza della Libertà Vigilata, è uscito dalla propria abitazione e si è ingegnato un modo per dare fuoco all’autovettura del proprio vicino, passando pertanto dalle parole ai fatti. OSTUNI quindi, dopo aver raccolto vari pezzi di carta da terra a più riprese ha provato a far appiccare il fuoco dell’autovettura fino a riuscirci. Tale gesto arriva peraltro, come ultimo, di ulteriori episodi vandalici nei confronti dall’autovettura della vittima, come lo squarcio dei 4 pneumatici qualche mese addietro, del quale lui stesso se ne assumeva la paternità davanti al pensionato. L’arrestato è stato portato presso il carcere di Brindisi, dove nei prossimi giorni sarà ascoltato dal Giudice.
E’ bene evidenziare che la libertà vigilata prevista dal codice penale si applica a coloro i quali sia stata riconosciuta una certa pericolosità sociale da parte di un Tribunale. L’applicazione della misura contempla una serie di limitazioni alla libertà personale dell’individuo finalizzate ad impedire il ripetersi di condotte violente e pericolose favorendo il suo reinserimento sociale. Le misure variano da soggetto a soggetto, in genere contemplano l’obbligo di dimora e del lavoro, il divieto di possedere o usare armi, nonché altri obblighi di buona condotta. D’altro canto il reato di atti persecutori invece, viene riconosciuto a quella persona che con condotte reiterate nel tempo ha prodotto nell’animo della vittima un perdurante e grave stato d’ansia e paura per la sorte propria e dei prossimi congiunti, e che è talmente incidente (tale stato d’ansia) da costringere la vittima a cambiare le proprie abitudini di vita, al fine di non incorrere nel rischio di incontrare la persona temuta, ovvero di poterla indisporre in qualche maniera; tanto è la paura ingenerata dallo “stalker” con i suoi comportamenti vessatori e violenti ripetuti nel tempo.