Una vasta operazione antidroga ha portato alla luce una rete di spaccio attiva tra Trani e Bisceglie, gestita anche da soggetti già detenuti: la droga, principalmente cocaina, veniva distribuita in diverse zone delle due città, con fornitori e pusher che utilizzavano nomi in codice come “ricci di mare”, “vaschette di alici” o “datteri” per eludere i controlli delle forze dell’ordine.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e denominate “Ricci di mare”, hanno portato all’arresto di cinque persone. Un altro indagato è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, mentre una settima persona coinvolta ha ricevuto una misura interdittiva che le impedirà di esercitare attività imprenditoriali o ricoprire cariche direttive per i prossimi cinque anni.
Gli indagati, di età compresa tra i 20 e i 50 anni e in gran parte con precedenti penali, devono rispondere di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope, trasferimento fraudolento di valori, accesso indebito a dispositivi di comunicazione da parte di detenuti e favoreggiamento personale.
Le indagini sono partite dopo il sequestro di un chilo di cocaina e 60mila euro in contanti durante un posto di blocco. Grazie a intercettazioni telefoniche e ambientali, i militari hanno ricostruito le piazze di spaccio e i codici utilizzati dagli indagati. Nei mesi delle indagini, sono state arrestate altre due persone in flagranza di reato e sequestrato oltre un chilo di droga.
L’operazione ha portato anche al sequestro preventivo di 130mila euro e di un’attività commerciale di Trani, ritenuta “fittiziamente intestata” per eludere le norme sulle misure di prevenzione patrimoniali.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani.
Marina Poci