Dottoressa no vax sospesa, il Tar respinge il suo ricorso

L’interesse pubblico legato alla normativa dell’obbligo vaccinale per i medici è prevalente su quello personale: lo hanno ribadito i giudici del Tar di Lecce che hanno respinto il ricorso cautelare di una dottoressa della Asl di Brindisi, non vaccinata, che aveva impugnato il provvedimento di sospensione dal servizio senza retribuzione. Il medico fu sospeso dalla Asl il 5 luglio e dall’Ordine dei medici la settimana successiva.
Nell’ordinanza il Tar sottolinea che la dottoressa, che inizialmente si era riservata di produrre documenti a supporto di una sua presunta incompatibilità con la somministrazione obbligatoria del vaccino, non ha poi presentato alcuna giustificazione valida del suo rifiuto. La ricorrente è stata anche condannata al pagamento di mille euro per le spese processuali.
Nella sentenza i giudici ricordano anche che il medico ha la facoltà di sottoporsi all’obbligo vaccinale, determinando così la cessazione della sospensione dal servizio senza retribuzione.
La Asl di Brindisi è l’unica in Puglia ad avere messo in pratica la linea dura nei confronti degli operatori sanitari che hanno scelto di non sottoporsi al vaccino anticovid. Su un totale di 147 non vaccinati, sono in tutto 15 i medici e gli infermieri già sospesi dalla Asl di Brindisi sino al 31 dicembre. E altre venti lettere di diffida sono partite nei giorni scorsi dalla direzione generale.