Elezioni, ballottaggio a Brindisi e Carovigno. Sei sindaci già eletti, a San Pietro la prima donna

A Brindisi previsto ballottaggio tra Pino Marchionna e Roberto Fusco, e spareggio anche a Carovigno tra Massimo Lanzilotti e Vincenzo Radisi. Sei invece i sindaci già eletti: la sorpresa maggiore arriva da Francavilla Fontana, non tanto per la riconferma di Antonello Denuzzo, quanto per il fatto che ce l’abbia fatta al primo turno, evitando un ballottaggio che sembrava scontato. Netta effermazione di Angelo Pomes a Ostuni e di Michele Saccomanno a Torre Santa Susanna. Torna alla guida di Oria Cosimo Ferretti. Primo sindaco donna per San Pietro Vernotico dove vince Maria Lucia Argentieri. Un medico è il nuovo sindaco di San Donaci: Giancarlo Miccoli.

Brindisi. Pino Marchionna (Forza Italia, FDI, Marchionna Sindaco, Casa dei Moderati e Lega) si piazza primo al traguardo volante con 17.934 voti (44%), davanti a Roberto Fusco (PD, M5S, Fusco Sindaco, Impegno per Brindisi e Ora Tocca a Noi) che incassa 13.579 voti (33,32%). Terzo, a sopresa, Pasquale Luperti (Movimento Regione Salento e Uguaglianza Cittadina con 5.108 voti (12,53%), davanti al sindaco uscente Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune, Verdi e Sinistra) con 4.138 voti (10,15%).
Primo partito della città è il Pd (13,9%), davanti a Forza Italia (12,07%), Fratelli d’Italia (10,14%), Marchionna Sindaco (7,89%), Alleanza Verdi e Sinistra-BBC 7,34%), Impegno per Brindisi (7,32%), Partito Repubblicano (7%), Roberto Fusco Sindaco (6.13%), Movimento Regione Saslrnto (6,03%), Casa dei Moderati (5,83%), Uguaglianza Cittadina (5,15%), Movimento 5 Stelle (5,09%), Lega (3,19%), Ora Tocca a Noi (2,93%).
Marchionna e Fusco hanno raccolto meno voti personali rispetto alle liste delle rispettive coalizioni, mentre il voto disgiunto ha premiato Luperti e Rossi.
In caso di vittoria di Marchionna al ballottaggio, in Consiglio andrebbero sette consiglieri comunali di Forza Italia, quattro di Fratelli d’Italia, tre della civica Marchionna Sindaco, due del Partito Repubblicano, uno della Casa dei moderati e tre della Lega.
In caso di vittoria di Fusco, invece, il Pd avrebbe otto consiglieri comunali, il Movimento 5 Stelle tre, quattro per Impegno per Brindisi, uno per Ora tocca a noi e quattro per Fusco sindaco.

Carovigno. Restano al palo i candidati delle due coalizioni più importanti: Francesco Lotesoriere (centrodestra) si ferma al 22,71%, molto peggio Salvatore Ancora (Pd-M5S) con il 5,99%. Al ballottaggio vanno l’ex sindaco Massimo Lanzilotti, alla guida di tre liste civiche (37,4%) e Vincenzo Radisi, quattro liste civiche (33,9%). Tra i candidati più suffragati nella coalizione di Lanzilotti l’ex presidente del Consiglio comunale Francesco Leoci. In quella di Radisi l’imprenditore Mimmo Lanzilotti. Entrambi dovrebbero essere eletti in ogni caso, così come anche l’altro candidato sindaco Francesco Lotesoriere.

Francavilla Fontana. Il sindaco uscente Antonello Denuzzo (Pd, M5S e tre civiche) si impone al primo turno con 10.275 preferenze (53,53%) sul candidato di centrodestra Michele Iaia, 6.487 voti (33,7%). Solo il 12,68% per Maria Fontana Passaro che guidava tre liste civiche. Vincente si è dimostrato l’accordo di Denuzzo con il Pd, sancito con l’abbraccio del consigliere regionale ed ex sindaco Maurizio Bruno quando ormai era chiara la vittoria già al primo turno. Tra i grandi partiti, Pd è il primo con il 21,54%, Forza Italia 8,63%, FDI 6,43%, M5S 3,23%. Chiara la debacle del Centrodestra che a Francavilla per decenni ha mantenuto un feudo importante.

Oria. La spunta, un po’ a sorpresa, il già due volte sindaco Cosimo Ferretti con il 37,38%, davanti a Cosimo Pomarico (23,9%), Alfonso Panzetta (22,33%) e Attilio Ardito (16,4%). Alla lista del sindaco toccano undici seggi, cinque all’opposizione.

Ostuni. Sin dai primi minuti dello spoglio si è capito che non ci sarebbe stata storia: Angelo Pomes, alla guida di una coalizione di un centrosinistra unito dopo anni di spaccature con otto liste stravince con 11.427 voti (63,41%) contro l’ex vicesindaca Antonella Palmisano, cui facevano riferimento cinque liste di centrodestra e che ha ottenuto 6.594 preferenze (36,59%).

San Donaci. Il nuovo sindaco è il medico Giancarlo Miccoli, che ottiene il 56,02% sull’avvocato Marcello Pennetta che si ferma a 1.606 voti (40,71%). L’outsider Ronzino Chirivì non entra in Consiglio (3,27%).

San Pietro Vernotico. Il paese ha la sua prima sindaca: l’insegnante Maria Lucia Argentieri la spunta con soli 12 voti (3.565 preferenze, 50,06%) in un finale trilling sul sindaco uscente Pasquale Rizzo (3.557, 49,94%). Proclamazione solo poco prima di mezzanotte dopo lunghe contestazioni nel seggio numero 14, con scuola presidiata dalle forze dell’ordine. Maria Lucia Argentieri in Consiglio fino al 2017, era stata eletta nel 2015 con il sindaco Maurizio Renna divenendo la sua vice. Dal 2005 al 2010 aveva fatto parte dell’amministrazione guidata da Gianpiero Rollo.

Torre Santa Susanna. Affermazione netta e mai in discussione per il sindaco uscente Michele Saccomanno che ottiene 3.525 preferenze (59,42%) sulla sfidante Vita Calò che si ferma a 2.407 (40,58%). Michele Saccomanno è stato eletto per la terza volta in Consiglio dopo la vittoria del 2015 e i due anni di amministrazioni terminati per le dimissioni rassegnate dai consiglieri di maggioranza. Nel 2018 si è ripresentato ed è stato eletto con poco più del 50 per cento dei voti. Questa volta un successo più largo.