I piloti non hanno avuto neanche il tempo di lanciare il may-day: l’elicottero Alidaunia decollato la mattina di sabato 5 novembre dalle Isole Tremiti e diretto a Foggia non è mai giunto a destinazione scomparendo all’improvviso dai radar.
Sono tutti morti: i cinque passeggeri e i due piloti. I rottami dell’elicottero sono stati individuati in una zona impervia nelle campagne di Apricena.
A bordo c’erano quattro componenti di una famiglia slovena tra cui Boštjan Rigler, direttore tecnico di Pro Plus, la più grande tv commerciale slovena e la figlia di tredici anni. Erano rimasti bloccati alle Tremiti per le condizioni proibitive del mare e erano ripartiti in elicottero.
Sull’Agusta A 109 c’era anche il dottor Maurizio De Girolamo, 64 anni, medico del 118 nella postazione delle Tremiti che con l’elicottero stava rientrando a casa a fine turno. Era di San Severo.
Ed erano foggiani i due piloti: Luigi Ippolito, di 60 anni, il più esperto della compagnia Alidaunia, e Andrea Nardelli, di 39.
L’elicottero ha perso i contatti radio ed è scomparso dai radar nella zona di Apricena, in provincia di Foggia, intorno alle 10.30. L’ultimo contatto era stato nella zona tra Apricena e San Severo, sul basso Gargano, un’area sulla quale era in corso un temporale.
L’Agusta A109 è un elicottero multiruolo a otto posti con biturbina, costruito in Italia da Leonardo, ommercializzato a partire dagli anni settanta e attualmente in produzione presso lo stabilimento di assemblaggio finale di Vergiate in provincia di Varese. Viene considerato un velivolo sicuro sia per uso civile che di soccorso.
L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha disposto l’avvio di un’inchiesta di sicurezza e l’invio di un team investigativo sul sito dell’incidente. La procura di Foggia ha aperto un fascicolo di indagine per disastro aviatorio colposo.