Era ai domiciliari ma utilizzava Facebook: 21enne torna in carcere

I Carabinieri della Stazione di Oria hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Taranto, nei riguardi di Samuele Pagano, classe 1997.
Il provvedimento maggiormente afflittivo è scaturito a seguito delle ripetute violazioni delle prescrizioni imposte al giovane che era stato tratto in arresto il 14 gennaio dello scorso anno dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Manduria, per la rapina perpetrata all’interno della tabaccheria “DIMONOPOLI” in quella località. Nella circostanza l’arrestato unitamente ad un complice entrambi travisati in viso, ed uno armato di pistola dopo aver fatto irruzione nell’attività si impossessavano della somma di 1.000€. Nell’aprile di quest’anno è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’obbligo di non comunicare neppure a mezzo telefono o con altri strumenti di comunicazione a distanza con persone diverse dai familiari.
Nell’ambito dei controlli operati dai Carabinieri di Oria è emerso che in varie circostanze ha violato le prescrizioni che gli erano state imposte dall’Autorità Giudiziaria, dando evidente prova di inaffidabilità. Nello specifico, nel mese di maggio scorso a seguito di un controllo effettuato nell’abitazione di residenza, era stato trovato in compagnia di soggetti non autorizzati a permanere. Successivamente al personale preposto ai controlli non era stato possibile, per un periodo, effettuare le opportune verifiche circa la sua presenza per l’assenza di un citofono nell’abitazione in cui era stato ristretto.
In altre circostanze l’arrestato è stato notato utilizzare un telefono cellulare che ha asserito essere del padre, utilizzato per rispondere ad alcuni clienti del loro B&B. Nell’ambito dell’attività di verifica riguardo all’osservanza delle prescrizioni i militari hanno altresì accertato tutta una serie di accessi al social network facebook fatti dal giovane. Accessi avvenuti nei mesi di maggio, giugno e luglio scorso a seguito dei quali ha aggiornato la sua immagine del profilo. L’arrestato espletate le formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale di Brindisi così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.