È stato catturato il detenuto 43enne di Grottaglie Antonio Liuzzi, che intorno alle 20,30 di ieri, scavalcando il muro di cinta, è evaso dal carcere di Avellino per darsi alla fuga nella fitta vegetazione che circonda la casa circondariale campana: è in stato di fermo in attesa di essere interrogato dal pubblico ministero di turno.
Liuzzi è un detenuto comune (sta scontando una pena per furti e rapine), proveniente dalla casa circondariale di Ariano Irpino, che più volte aveva chiesto di essere nuovamente trasferito per ragioni di incolumità personale.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria), in proposito ha dichiarato: “L’amministrazione, in questo caso il provveditorato, ha tergiversato; il detenuto si sentiva minacciato dagli altri reclusi perché apparteneva a una categoria particolare e ha colto l’occasione, chiedendo all’ispettore con cui stava parlando di assentarsi un attimo per fumare una sigaretta. Durante un momento di distrazione dell’ispettore, ha scavalcato il muro dell’intercinta ed è purtroppo fuggito. Rimane la domanda: come mai, nonostante questo soggetto avesse più volte segnalato la sua precaria incolumità fisica e personale, non è stato trasferito? Non voglio entrare nel dettaglio del motivo per cui era qui, ma è chiaro che era minacciato in altri istituti e aveva collaborato in un caso particolare; l’amministrazione non ha ritenuto opportuno allontanarlo in alta sicurezza”.
Alle ricerche, immediatamente avviate da Polizia e Carabinieri, sta partecipando anche personale di Polizia Penitenziaria libero dal servizio, richiamato in supporto delle altre forze dell’ordine.
Dalla stessa struttura era evado ad agosto un detenuto salernitano, poi rintracciato dopo qualche ore nelle campagne circostanti: a coprire i turni notturni nel carcere di Avellino sono presenti sei agenti, a fronte di 691 detenuti.
Marina Poci
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