È in Italia da poche ore Marco Raduano, il boss della mafia foggiana catturato lo scorso 31 gennaio in Corsica, a Bastia, dove era fuggito dopo essere riuscito clamorosamente ad evadere dal carcere sardo di massima sicurezza di Badu ‘e Carros.
Lo rende noto una comunicazione del sottosegretario al Ministero della Giustizia, Andrea Delmastro delle Vedove: “Il boss della mafia foggiana Marco Raduano è stato riconsegnato alle patrie galere. Arrivato oggi in Italia dopo essere stato arrestato in Corsica, è detenuto in regime di 41 bis. Con la cattura di Raduano lo Stato ha inflitto un duro colpo alla criminalità organizzata garganica. Mi auguro che, grazie al proseguimento delle indagini, possa essere scoperchiata la rete di fiancheggiatori che ne hanno favorito la latitanza, affinché anche loro possano essere assicurati alla giustizia. Contro la mafia lo Stato non arretra”.
Raduano, il cui profilo criminale viene definito “particolarmente importante” dall’Europol, era nella lista dei latitanti più pericolosi d’Europa, il terzo più pericoloso d’Italia: è al vertice dell’omonima organizzazione criminale operante nel Gargano di Vieste, federata ad altri clan di Manfredonia, con il ruolo di promotore, organizzatore e spietato killer del gruppo dedito a omicidi, traffico di droga e gestione del racket delle estorsioni. È notoriamente conosciuto negli ambienti criminali del Gargano e di Foggia come “pallone” e “Woolrich”.
Sul boss, che rappresenta il primo caso di detenuto evaso da un carcere di massima sicurezza in Italia, pende una condanna a 19 anni di reclusione.
Gli investigatori erano sulle sue tracce da settimane, seguendo la dolce vita che Raduano conduceva tra incontri galanti in ristoranti di lusso, auto costose, residence vista mare e fiumi di denaro contante che in qualche maniera riusciva ad assicurarsi dall’Italia.
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