Un provvedimento che dispone la sospensione cautelare dalla professione per 4 mesi è stato eseguito nei confronti di cinque professionisti: si tratta di due avvocati, due farmacisti e un commercialista operanti in Brindisi, Lecce e Torino, a vario titolo coinvolti in una inchiesta della procura di Brindisi e del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza sul fallimento di una farmacia.
Le accuse a vario titolo contestate sono le violazioni della normativa fallimentare e l’estorsione. Nell’ambito della stessa indagine, del pm Raffaele Casto, sono stati anche eseguiti perquisizioni e sequestri. A quanto emerge dal provvedimento restrittivo del gip Stefania De Angelis, all’esito dell’analisi della contabilità della farmacia, la cui società era stata ammessa al concordato preventivo, ci sarebbe stata una distrazione di liquidità pari a due milioni di euro. Per questa ragione è ipotizzato il reato di bancarotta fraudolenta. A due degli indagati è contestata anche l’estorsione in danno dei dipendenti della farmacia: sarebbero stati costretti a rinunciare ad alcune mensilità e a parte del Tfr per un totale di 90mila euro, come condizione per il mantenimento del rapporto di lavoro.